Violenze sui figli a Taranto, psicologi: "Non sarà facile ricreare fiducia dei bambini verso gli altri"

BARI - “Storie come questa non smettono di suscitare orrore e un senso di profondo sconforto, anche per professionisti come noi, che di vicende in cui la mente umana perde qualsiasi ragione ne affrontiamo tante”. Antonio Di Gioia, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, commenta la notizia dell’arresto della mamma, del compagno e di un loro amico che per anni hanno violentato i quattro figli della donna, tutti sotto i 14 anni. “Una vita fatta di violenza e abusi nel luogo in cui ci si dovrebbe sentire protetti dalla persona che più di tutte dovrebbe garantire amore e sicurezza potrà causare diversi danni permanenti”, prosegue di Gioia. 

“I ragazzi, già in condizioni psicologiche complicate, sono stati lasciati al totale abbandono, anche dal punto di vista alimentare e igienico. Situazione resa ancor più complicata dal fatto che ci troviamo di fronte ad una famiglia endogamica, che ha tagliato qualsiasi contatto con il mondo esterno, evitando ai ragazzi di frequentare persino la scuola dell’obbligo”. “Avere un mostro in casa per anni”, continua il presidente degli psicologi, “crea una vera a propria devastazione psichica, riconoscere ancora il bene dal male sarà difficile per i quattro ragazzi. Non dimentichiamo che il più piccolo, di soli 6 anni, ha iniziato a subire abusi da quando ne aveva soltanto tre. Questo evento scatenerà un inesorabile blocco del normale sviluppo psichico ed emotivo nei bambini, già estremamente provati, ed un inevitabile cambiamento di percezione di sé e del mondo che li circonda e un crollo della fiducia nel prossimo. Ricreare uno stato di fiducia verso gli altri, dopo anni di abusi sessuali, sarà da valutare con il tempo. Servirà un grande lavoro degli psicologi”. Conclude Di Gioia: “Auspichiamo che le strutture competenti non smettano di garantire la presenza costante di nostri colleghi, ci auguriamo che possano continuare a lavorare con questi ragazzi e dare loro un barlume di speranza”.

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