Conte: "Vedrò Siri domani ma non faccio il giudice"


ROMA - "Domani confido di poter vedere Siri: non ho ancora fissato l'incontro ma sicuramente domani sarà il primo giorno utile per poterlo vedere. Datemi il tempo di riorganizzare l'agenda per la fase di rientro". A dichiararlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti che, a margine della sua visita alla Città proibita di Pechino, gli hanno chiesto se al suo ritorno in Italia dalla Cina incontrerà Siri per valutare la sua posizione dopo l'indagine che lo vede coinvolto. 

"Sono d'accordo con Salvini e infatti l'ho dichiarato anche io: non sono un giudice. Non è certo con l'approccio del giudice che affronterò il problema", ha replicato Conte a chi gli domandava dell'intervista in cui il ministro dell'Interno afferma che il premier non è un giudice e che non sono emersi "atti concreti" a carico di Siri. 

"Non ho letto l'intervista", dichiara Conte, ma "i tempi della giustizia sono altri. Io ho fatto l'avvocato e mai fatto il giudice neppure prima: non lo sono adesso".

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