Weerg 3D Printing Project Award: una palestra per i futuri manufacturing designer


BARI - Chi si occupa di progettazione di prodotti manufatturieri (per brevità DFM, acronimo dell’inglese design for manufacturing), è sempre alla ricerca di riscontri esterni del proprio lavoro. Soprattutto se si tratta di ingegneri e designer alle prime armi. I feedback esterni sono essenziali per i progettisti in erba, in particolar modo coloro che si cimentano per le prime volte con gli strumenti di progettazione PCB per l'elettronica, design e DFM: si tratta di una sorta di rito di passaggio per ogni progettatore CAD, a prescindere dall’ambito nel quale opera. 

Come in molti altri ambiti, i concorsi – siano essi nazionali o internazionali – sono un banco di prova molto credibile, che nel meno nobile dei casi può fornire un parametro di riferimento degli standard internazionali del momento in uno specifico campo. Nel migliore, invece, rappresentano un vero e proprio trampolino di lancio verso il consolidamento del proprio status professionale. Non è infrequente, infatti, che alcuni di questi concorsi siano tenuti sotto stretta osservazione – quando non addirittura organizzati direttamente – dalle società di recruiting più importanti del settore. 

Tra gli eventi più smart di ultima generazione affacciatisi sulla scena internazionale negli ultimi anni, il Weerg 3D Printing Project Award si sta ritagliando in poco tempo un posto di rilievo, per l’originalità della proposta e le modalità di partecipazione. Giunto alla seconda edizione (conclusasi lo scorso 19 aprile con la vittoria del francese Benjamin Nenert, designer che lavora per la Porsche, il quale ha presentato il progetto del componente di un’auto che sta pazientemente restaurando), il contest si caratterizza per alcuni aspetti peculiari. Innanzitutto è una gara-lampo, nel senso che concede una finestra temporale molto ridotta per la presentazione dei progetti: nel caso dell’ultima edizione, il bando di gara è stato aperto agli inizi di aprile. Secondariamente, si tratta di un social contest destinato a progetti di manufatti per stampanti 3D. Il fatto che dietro ci sia un’azienda giovane e dinamica come Weerg (che ha messo a disposizione un premio di 500 € per il vincitore), specializzata in servizi di stampa 3D e CNC, rende tutto più autorevole e rappresenta di per sé una garanzia di serietà. 

D’altronde, ragionando su scala più ampia, l’applicazione di una modalità come quella della competizione a un ambito prevalentemente tecnico come il manufacturing design ha il pregio di proiettare tale attività su un altro livello. Uno stadio della progettazione in cui l’elemento tecnico non è più sufficiente a garantire il successo, ma deve essere necessariamente rinforzato da una quota non meno significativa di creatività. In genere i contest di manufacturing design si stanno rivelando un mezzo formidabile proprio nell’assolvere a tale funzione: scoprire l’artista dietro il tecnico specializzato.

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