Juncker: "Ue più forte di ieri"


"L'Unione di oggi è più forte rispetto a quella di ieri e non è un caso questo, ma il risultato della nostra unità e risolutezza e capacità di raggiungere compromessi". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.

Secondo Juncker "dobbiamo lottare contro gli estremismi populistici ma non possiamo lottare con slogan gratuiti o attacchi personali che stanno aumentando in Europa e questa è una cosa nuova. Ho visto negli ultimi giorni che il mio amico Donald Tusk è comparato a Hitler e Stalin e la cosa è inaccettabile e veramente disgustosa", ha sottolineato il presidente della Commissione Ue.

Non sono certo rosee le stime economiche di primavera. Crescita debole, attorno allo 0,1-0,2% del Pil, debito in aumento, deficit proiettato oltre il 2,04% concordato con l'Ue a dicembre scorso. Le nuove previsioni di primavera della Commissione Ue cominceranno a comporre il quadro dei conti pubblici 2019 che non sarà migliore di quello già critico del 2018. La Commissione europea renderà note le previsioni oggi, martedì 7 maggio, verso l'ora di pranzo. 

Per evitare scontri con i Governi in campagna elettorale, Bruxelles ha deciso di pubblicare solo le nuove stime economiche e di rinviare, molto probabilmente al 5 giugno, la nuova valutazione sui conti con tanto di raccomandazioni economiche sulle misure da prendere per non sforare gli impegni.

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