Furbetti del cartellino: non fare di tutt’erba un fascio


di VITTORIO POLITO - Con il titolo di “Giustizia estiva”, il Dott. Antonio Belpiede (Responsabile del Coordinamento Punti Nascita della Regione Puglia ed ex Primario Ginecologo Ospedale di Barletta) ha pubblicato sul suo profilo facebook la seguente lettera, che in parte condivido, “a difesa”, del collega Sabino Santamato, arrestato a Monopoli nella maxi retata dei “furbetti del cartellino”, senza entrare nel merito dei provvedimenti adottati dalla Procura di Bari.

«Il dottor Sabino Santamato Primario Ginecologo di Monopoli è stato arrestato, nella maxi retata di Monopoli, per essersi allontanato “in due occasioni per un totale di 8 ore di assenza”. (sic!) “Fraudolentemente” dicono i magistrati Chiara Giordano e Antonella Cafagna. Parlano di “cattiva influenza”, di “istigazione” oltre che di “mancata vigilanza” del Primario nei confronti della sua equipe. La solita veemenza verbale che nasconde il probabile nulla dell’istruttoria e che serve a giustificare un arresto invece di un avviso di garanzia, ritenuto meno spettacolare. Da circa due anni Sabino Santamato è Primario a Monopoli e ha ottenuto risultati eccellenti in poco tempo. Nella riunione del Coordinamento Nazionale Punti Nascita quello di Monopoli è stato segnalato come un reparto virtuoso, come pochi altri in Puglia. Un direttore di struttura complessa non ha, per contratto, obbligo orario. È valutato sugli obiettivi aziendali. 

Il Primario ha un orario flessibile e anche se fa ore in più, di giorno o di notte, non ha diritto a straordinari. È obbligato ad una reperibilità costante e deve rispondere ad emergenze ovunque si trovi perché lo insegue una responsabilità oggettiva. Ha il dovere di timbrare solo per una sorta di “tracciabilità” che spesso non risulta se si scorda di farlo quando va in amministrazione chiamato dal Direttore o corre urgentemente in sala operatoria senza passare “dall’orologio”. I magistrati non hanno obblighi orari e non timbrano. Il “rispetto” dell’orario settimanale di 38 ore è una interpretazione aziendale non prevista dal contratto e diventata “norma” vessatoria. Sabino Santamato è un ottimo medico, un Ginecologo che ha salvato molte vite umane, che non ha smesso di lavorare neanche pochi mesi fa, quando è stato operato per una malattia importante, e che oggi vede insultata la sua professione da magistrati che ignorano anche le “regole di ingaggio” di un Primario, supportati da Direttori di ASL altrettanto ignoranti. Un arresto infamante e ingiusto che offende tutti i medici e i cittadini onesti. È giusto colpire i medici (e i magistrati) disonesti, ma non sparare nel mucchio per una vile e passeggera notorietà, innescando la solita canea lapidante. Dott. Antonio Belpiede».

L’alto numero dei primari coinvolti nella retata fa pensare che non si hanno ben chiare le idee sui contratti dei primari, caratterizzati da precise regole di ingaggio che rappresentano gli obiettivi da raggiungere concordate annualmente con il Direttore Generale della Asl di appartenenza, ma non si tiene conto che solitamente il responsabile di una Unità Complessa è praticamente sempre in servizio, poiché può essere chiamato in qualsiasi momento del giorno o della notte, per accorrere in sala operatoria o per le emergenze che si presentano nel reparto. In realtà bisognerebbe valutare i risultati, rispetto ad un mero orario di lavoro (almeno per certe categorie), senza parlare dei veri “furbetti” che si fanno timbrare i cartellini o, addirittura si allontanano del proprio posto di lavoro senza permesso alcuno.

Non per prendere le difese di qualcuno, che non spetta certamente al sottoscritto, ma è appena il caso di ricordare che i responsabili di strutture complesse devono pure rispettare gli obblighi per quanto concerne l’orario lavoro, ma non si dimentichi che sotto certi aspetti il loro orario di lavoro è flessibile, non potrebbe essere diversamente e, il dirigente è in ogni caso responsabile dell’efficiente gestione delle risorse attribuite i cui risultati solitamente sono sottoposti a verifica annuale tramite il nucleo di valutazione dell’Azienda Sanitaria. Inoltre sono attribuite anche funzioni di direzione, organizzazione della struttura da attuarsi nell’ambito degli indirizzi operativi e gestionali del Dipartimento relativi alla struttura affidata per il corretto espletamento del servizio.
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