Leuca, sversamento liquami in mare. Trevisi (M5S) incontra Aqp: "Prime soluzioni in attesa del rifacimento della rete fognaria"


BARI - Il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi,  assieme  al consigliere comunale Roberto Calabrese ha incontrato nei giorni scorsi la dirigente Francesca Portincasa e il gruppo progettazione di Acquedotto Pugliese per visionare il progetto di rifacimento della rete fognaria e per cercare soluzioni per evitare nuovi  casi di sversamenti di liquami in mare a Leuca, dopo l’esplosione delle condutture fognarie a fine giugno

“Si è pensato - dichiara Trevisi - ad un sistema di telecontrollo e di saracinesche per evitare che si ripeta la situazione di emergenza vissute in passato.  Purtroppo il problema può essere risolto definitivamente con il rifacimento di tutta la rete fognaria vecchia di 20 anni fatta da una tubazione scadente in ferro che non regge più le sollecitazioni delle pressioni. È necessario procedere al rifacimento completo di quattro chilometri di rete fognaria. Un processo non semplice, in una zona soggetta a vincoli paesaggistici stringenti per la presenza in area parco, per cui la procedura autorizzativa è molto lunga. Pertanto è plausibile che prima di due anni non si possa avere una soluzione definitiva. Tuttavia - dichiara il pentastellato - siamo riusciti a definire una serie di soluzioni tampone che almeno eviteranno nuovi sversamenti di liquami fognari. Già da domani sarà attivo, infatti, un sistema di telecontrollo che comunicherà con Aqp in tempo reale, in modo da monitorare costantemente e intervenire immediatamente nel caso in cui si registrassero nuovi sversamenti. Non solo, saranno montate delle saracinesche che bloccheranno il getto non appena verrà registrato il segnale ed impediranno sversamenti in mare e in strada. Inoltre, sono saranno ridotti i giri delle pompe in modo da evitare una sollecitazione eccessiva sui tubi. In attesa di procedere con il rifacimento della rete, questi sistemi riusciranno a impedire che si verifichino nuovamente disagi alla popolazione e danni all’ambiente come quelli di qualche settimana fa”. 
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