L'allarme di CIA Due Mari: “Le multinazionali si prendono la nostra agricoltura”


TARANTO - Molti consumatori non lo sanno, ma anche l’uva che mangiamo è soggetta a una sorta di “diritto d’autore”, poiché sempre più spesso i prodotti agricoli sono frutto di un brevetto. A brevettare le nuove varietà di tanti prodotti ortofrutticoli sono grandi società, multinazionali straniere capaci di imporre le proprie scelte agli agricoltori e al mercato. 

L’allarme è stato rilanciato, recentemente, sia da CIA Levante che da CIA Area Due Mari, le declinazioni provinciali di CIA Agricoltori Italiani che rappresentano gli agricoltori del Barese e dell’area di Taranto e Brindisi. “Il problema è molto più pesante e grave di quanto ve ne sia effettivamente consapevolezza nelle istituzioni regionali e nazionali”, ha dichiarato Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari. “Dopo la nostra denuncia di qualche giorno fa, stanno emergendo nuovi e inquietanti elementi rispetto a una questione che vede una sproporzione enorme di forze in campo”, ha aggiunto Rubino. 

“Da una parte, infatti, c’è la forza economica di multinazionali che non lesinano risorse e mezzi per far pesare le loro pretese; dall’altro, invece, ci sono gli agricoltori a cui di fatto viene negata la libertà d’impresa attraverso contratti capestro basati su royalties molto onerose da pagare”. I produttori denunciano la crescente invasività delle multinazionali in possesso dei brevetti vegetali.
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