Salvini: "O si possono fare le cose o la parola torna al popolo"

ROMA - "È stato un anno bellissimo". Così il vicepremier Matteo Salvini dal palco di Sabaudia sulle note di "Nessun dorma', come da tradizione nei comizi alle feste della Lega. Il ministro dell'Interno ha ribadito come, per prima cosa, si sarebbe rivolto alle tante persone accorse ad ascoltarlo sul litorale laziale: "Con i giornalisti parlerò dopo".

Il vicepremier, durante il comizio, ha elencato le riforme portate a casa dal governo M5S-Lega durante gli ultimi dodici mesi, con un ringraziamento per il suo popolo: "Quello che stiamo facendo lo facciamo grazie a voi". Con il desiderio di allargare il voto anche ai sedicenni: "Sono più maturi di quanto lo ero io".

Salvini poi detta ancora l'agenda dei mesi a venire: dalla riforma della giustizia a quella della scuola; dalla cancellazione del codice degli appalti alla detassazione per le famiglie con figli. Quindi fa riferimento alla squadra di governo: "I sette ministri della Lega sono a disposizione degli italiani". Ma secondo il vicepremier devono poter fare le cose. "Vogliamo fare manovra economica ambiziosa e importante, recuperando anche quello che non abbiamo fatto quest'anno come le misure per i 4 milioni di disabili".
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