Bari, 9 settembre 1943: quando Michele Romito colpì i tedeschi

di NICOLA ZUCCARO - Bari 9 settembre 1943. All'indomani della proclamazione dell'armistizio firmato il 3 settembre fra il Regno italiano del Sud e le forze militari angloamericane per la conseguente rottura dell'alleanza politico-militare fra Italia e Germania, le truppe tedesche occuparono il porto con l'intento di danneggiarne i fondali e le infrastrutture prima di ritirarsi. 

Nel corso della battaglia ingaggiata da soldati e marinai italiani guidati dal Generale Nicola Bellomo, un reparto motorizzato germanico tentò di penetrare nella Città vecchia a ridosso dello scalo portuale. Il tentativo fu respinto con il concorso determinate dei civili ed in particolare per il decisivo contributo di Michele Romito che, con il lancio di bombe a mano dall'alto dell'arco prospiciente la Basilica di San Nicola, centrò in pieno un blindato germanico. 

Fu così impedita quella che, di lì a breve, si sarebbe potuta trasformare in una rappresaglia dei tedeschi in Bari Vecchia. Una pietra d'inciampo collocata il 9 settembre 2011 sullo stesso luogo dell'episodio documenta l'altra faccia di quella drammatica giornata per il capoluogo pugliese che fu il primo in Italia a liberarsi dai tedeschi anche con il contributo dei civili.
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