Barletta 16 settembre 1959: 60 anni fa il crollo in via Canosa 7

di NICOLA ZUCCARO - Alle ore 6.40 di mercoledì 16 settembre 1959 un tremendo boato risuonò per via Canosa in Barletta. Una densa colonna di fumo invase il rione della ferrovia. Quando la nube sparì, si scoprì che il civico 7 era sparito e al suo posto c'erano cumuli di macerie. All'inizio gli abitanti pensarono che il crollo fosse conseguenza di un terremoto. Dopo aver valutato la situazione, i cittadini si prodigarono nell'aiutare i soccorritori ma c'era ben poco da fare poichè il crollo aveva sorpreso i condomini nel sonno. 

Coadiuvarono l'opera di soccorso anche le guardie municipali, i soldati, alcuni monaci e perfino l'allora sindaco Giuseppe Palmitessa. Dalle macerie furono estratti 57 corpi privi di vita e 13 feriti. Uno di essi, per le gravi conseguenze subite, morì successivamente per un bilancio definitivo di 58 vittime. Il 18 settembre 1959 si svolsero i funerali alla presenza del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. 

Il capo dello Stato, in quella circostanza, chiese giustizia per i responsabili di una tragedia, frutto della malaedilizia che durante gli anni '50 segnò lo sviluppo urbanistico di Barletta. Una mostra allestita fino al 22 settembre, presso la sede della Prefettura BAT in via Cialdini a Barletta e aperta dalle 10 alle 13, conserva la memoria di quel tragico avvenimento che addolorò tutti gli italiani.
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