Ex Ilva, Uilm: "Ora ArcelorMittal deve rilanciare investimenti per salvaguardare l’ambiente e l’occupazione"

BARI - “Dopo la decisione del Tribunale di Taranto che ha accolto il ricorso di Ilva As, scongiurando la fermata dell’altoforno 2 il prossimo 10 ottobre, ArcelorMittal non ha più attenuanti e deve rilanciare gli investimenti per salvaguardare l’ambiente, l’occupazione e la produzione”. Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, appresa la notizia dell’accoglimento da parte del Tribunale di Taranto del ricorso presentato da Ilva Amministrazione Straordinaria sulla facoltà d’uso dell’altoforno 2, concedendo novanta giorni di tempo per effettuare la progettazione e l’analisi di rischio in vista di ulteriori lavori di messa a norma e in sicurezza.

“Dopo la norma sulle tutele legali prevista dal Dl Imprese e la sentenza di oggi – dichiara Palombella – l’azienda deve accelerare urgentemente negli investimenti in sicurezza e monitoraggio degli impianti che hanno bisogno urgente di manutenzione, oltre a incrementare la produzione senza prolungare la cassa integrazione per altre tredici settimane per 1400 lavoratori e ricreare le condizioni lavorative per coloro che sono attualmente in Amministrazione straordinaria”.

“Ora ArcelorMittal deve rispettare l’accordo del settembre 2018 – continua il leader Uilm – e mettere in campo gli investimenti e le risorse per rilanciare gli interventi previsti dal Piano Ambientale, l’occupazione e la produzione”.

“Ci aspettiamo – conclude – che anche il Governo e il Ministro Patuanelli predispongano tutti gli strumenti a loro disposizione per far attuare ogni punto dell’accordo di un anno fa e che convochino subito un tavolo al Mise per un aggiornamento sulle situazioni critiche che riguardano l’azienda e il sistema degli appalti”.
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