“Duecento milioni per le aree interne, il rafforzamento delle Zes, la conferma delle misure sul credito d’imposta per investimenti e ricerca e di “Resto al Sud.” Ma soprattutto la clausola per cui nel riparto complessivo delle risorse per la crescita e gli investimenti, alle regioni meridionali non può andare un importo proporzionalmente inferiore alla popolazione di riferimento. Senza naturalmente dimenticarsi le nuove norme per l’abbassamento del costo del lavoro e di sostegno alle famiglie con figli, che avranno il loro principale impatto proprio nei nostri territori. Ci sono insomma tutte le condizioni per una legge di Bilancio che col passaggio parlamentare possa restituire al Mezzogiorno ulteriore attenzione e strumenti, quelli che con la Lega al Governo sono purtroppo mancati. Tuttavia già questi elementi descrivono bene la discontinuità dal precedente esecutivo sulla questione meridionale.”
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