Emanuele Bianco: 'Grazie a Fabrizio Moro canto le mie emozioni. Ultimo? Non sento la competizione''


Romano, classe 1993 e tanta voglia di mettersi in gioco e raccontare le sue emozioni. Emanuele Bianco è la nuova promessa del panorama musicale italiano, l'ultima scoperta del cantautore Fabrizio Moro, dopo la grande soddisfazione del suo 'pupillo' Ultimo. Emanuele ha da poco pubblicato tre nuovi singoli, (usciti lo stesso giorno in tutti i digital store),  «Tu sei», «Buona Fortuna» e «Cara Sofia» per l’etichetta Fattoria Management.

Emanuele Bianco è un cantautore, musicista e produttore. A soli cinque anni inizia a studiare pianoforte: nel 2013 fonda la Black Book Fam ed è nel gruppo Influenze Negative, con Chabani e Neemia. Nel 2017 pubblica il suo primo disco solista dal titolo «Io». I tre singoli anticipano un nuovo disco in uscita. «”Tu” sei è una semplice dichiarazione d’amore dei nostri giorni, scritta da un ragazzo comune con le sue difficoltà che non ha paura di tirare fuori le proprie emozioni e fissarle come un fermo immagine in una canzone. È dedicata alla mia attuale ragazza» racconta Emanuele che abbiamo incontrato a poche ore dall'apertura del concerto di Fabrizio Moro che si terrà al Forum di Assago a Milano Sabato 26 ottobre.


Pronto per il concerto di Fabrizio Moro? Sei emozionato?
Prontissimo. L’emozione c’è sempre, ancora stento a credere che io abbia l’opportunità grazie a Fabrizio di salire sul suo palco e presentare i miei singoli. Non smetterò mai di ringraziarlo.

Perchè la scelta di tirar fuori tre singoli in una sola volta? 
Perché volevamo differenziarci dalle solite uscite e far vedere anche più aspetti del mio lato musicale. I tre singoli sono molto diversi tra loro e credo che questo sia un giusto assaggio del disco a cui stiamo lavorando.

Cosa vuoi dimostrare alla gente? 
Voglio dimostrare l’unicità del mio modo di fare musica. Ho sempre voluto distinguermi e avere delle caratteristiche uniche che permettano subito di associare la mia voce a me.

Quando ti sei avvicinato alla musica? 
Da piccolissimo ho iniziato a studiare pianoforte. Verso i tredici anni ho proseguito aggiungendo parallelamente armonia musicale e teoria della musica. Fino a sedici anni studiavo esclusivamente musica classica. Successivamente ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni pop rap.


Com'è nata l'amicizia con Fabrizio? 
È un po’ una classica storia da film americano. Dei discografici hanno sentito i provini del mio disco e hanno creduto in me e nel mio progetto. Da cosa nasce cosa e nel giro di niente, mi sono ritrovato ad aprire i concerti di Fabrizio. Ancora stento a crederci.

Un'altra grande scoperta di Fabrizio Moro è stata Ultimo. Senti la competizione?
Assolutamente no. Io già faccio il lavoro che per me è il più bello del mondo: faccio musica. Voglio regalare emozioni a chi mi ascolta, non è uno sport, non devo vincere la Champions.

Festival di Sanremo? Ti piacerebbe partecipare? 
Beh, è uno dei palchi italiani più importanti, anzi, il più importante. Senza ombra di dubbio è un mio obiettivo.

Se dovessi scrivere una canzone, per quale artista lo faresti?  
Se devo sognare sogno in grande: Tiziano Ferro. Però mi piacerebbe lavorare anche con Ed Sheeran, anche se non credo abbia bisogno che io gli scriva un testo, al massimo il contrario(ride, ndr).



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