Al Circolo Unione Delio De Martino ‘ammalia’ tutti con ‘La Sirena dei due mari’

di GRAZIA STELLA ELIA - Con la complicità dei mezzi telematici si ha l’opportunità di ascoltare da casa le voci di studiosi intenti a presentare «La sirena dei due mari» ( Roma, Aracne,2018), la nuova creatura letteraria (questa volta un romanzo) di Delio De Martino, un giovane docente universitario che occupa già un posto di rilievo nel campo della scrittura.

A condurre la serata, con una  serietà e competenza non sempre riscontrabili, il giornalista-scrittore Michele Cristallo.

Una conduzione ricca di riferimenti storici, mitologici, psicologici e attuali, fatta in modo dialogico e intervallata da musiche di grandi Maestri ( Chopin, Bach, Turina, Morricone, Rota, Mascagni) davvero coinvolgenti, il tutto eseguito, con grazia e maestria, dalla prof. Rosa Azzaretti.  La calda voce del medico-attore Peppino Aceto ha letto alcuni  significativi passi del libro.

Una delle finalità precipue del romanzo rimane, ad onta delle inevitabili vicissitudini, l’aspirazione dei giovani a realizzare “il pentagramma dei loro sogni”.

Si può passare per disagi e traversie, ma la speranza non deve mancare e, quanto a questo, resta eloquente il mito di Pandora. Ho ascoltato tutti con vivo interesse e sentita partecipazione, ricevendone una dose di arricchimento in più.

La voce, anzi il canto della «Sirena dei due mari» arrivi a tanti, molti lettori, suscitando o rinnovando in loro l’amore per la lettura!

Per rendere la serata indimenticabile, non solo per la famiglia De Martino, è stata allestita una Mostra dal titolo ‘Sirene di Puglia’ che ha visto esporre opere di Maestri  con  ormai  una ben definita collocazione in campo artistico: Cucaro, delli Carri, Di Terlizzi, Falcone,  Labianca, Liberatore, Napoletano e Terzi. 

Grazie ad un filmato giuntomi su un telefonino  ho potuto seguire uno spettacolo, riduttivo definirla presentazione, che avrà lasciato un segno nei cuori di tutti i partecipanti, dal momento che ha reso meno ‘pesanti’ i miei non pochi  anni e ‘affanni’  e predisposto il mio animo a considerare che, i miei  tanti libri pubblicati, non sono stati un inutile sforzo in un deserto, ma un contributo a rendere sempre più accogliente l’oasi in cui i tanti Delio cercano il loro legittimo e luminoso posto.
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