Moody's, Zullo: "Vergognoso che Emiliano si vanti di risultati raggiunti sulla pelle dei pugliesi"

BARI - “Emiliano non perde occasione per millantare risultati straordinari nella gestione della Regione Puglia, evitando, però, di fare un’analisi  seria, leale, obiettiva e sincera del giudizio di Moody’s. L'agenzia americana, infatti, nell'ambito dell'aggiornamento del rating, ha sostanzialmente confermato il profilo creditizio della Regione Puglia “Baaa3, Stabile”. E questo fa esultare Emiliano che, però, non dice ai pugliesi che la nostra Regione è stata già declassata nel 2018 da Baa2 a Baa3 e sarebbe stato il colmo se fosse stata ulteriormente declassata nel giro di soli 12 mesi". Così in una nota il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

"Ovviamente, del declassamento del 2018 Emiliano se ne guardava bene dal darne notizia ai pugliesi.
Ma i dati contabili di un bilancio - prosegue Zullo - vanno analizzati unitamente agli effetti prodotti sui cittadini in termini di benefici e di crescita.
Il giudizio positivo di Moody’s si motiva con il miglioramento dei bilanci delle ASL. Mi verrebbe di dire: piacere! Se non assisti la gente, se crei liste di attesa che inducono a ricorrere al privato a proprie spese, se non assumi personale, se fai pagare i super ticket sulle prestazioni specialistiche e sulle ricette farmaceutiche, se aumenti l’Irpef e le accise, tagli i budget agli accreditati, non fai manutenzione degli ospedali e delle strutture sanitarie, combini guai con gli assegni di cura e i piani di zona... è evidente che ottieni un riequilibrio dei conti. Ma sulla pelle dei cittadini e sui turni massacranti degli operatori sanitari.
E, infatti, fra i punti di debolezza, Moody's sottolinea 'la fragilità del contesto socio-economico, caratterizzata da  un prodotto interno lordo pro-capite inferiore alla media nazionale e da alti livelli di disoccupazione'.
È vergognoso, a fronte di tutto ciò, che un Presidente di Regione si vanti di risultati straordinari non derivanti dalla efficiente ed economica gestione, ma ottenuti sulla pelle e sull'impoverimento della propria collettività”, conclude Zullo.