Nasce “Bulli-Off”, la prima Skill Alexa contro il bullismo e cyber-bullismo

MILANO - Da oggi è disponibile “Bulli-Off”, la prima Skill Alexa dedicata a sensibilizzare i clienti alle tematiche del bullismo e cyberbullismo. Promossa da Amazon In The Community, il programma di Amazon finalizzato ad assicurare a bambini e ragazzi le risorse e le competenze necessarie per costruire e vivere un futuro migliore, la Skill è stata sviluppata in collaborazione con la Cooperativa Sociale Onlus Time4Child in occasione della tappa milanese del roadshow Palla in rete, la prima campagna per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo in ambito sportivo, in particolare nel mondo del calcio.

A partire da oggi tutti coloro in possesso di un dispositivo Amazon Echo o dell’App Amazon Alexa potranno attivare la Skill Bulli-Off e chiedere ad Alexa, l’assistente vocale di Amazon, informazioni e consigli riguardanti il bullismo in tutte le sue diverse forme. Alexa sarà in grado di rispondere a domande come ‘Qual è la causa del bullismo?’, ‘Come riconosco una vittima di bullismo?’, ma anche ‘Cosa possono fare i genitori delle vittime?’ o ‘Hai dei consigli per i ragazzi/i genitori che vogliono evitare gli episodi di cyberbullismo?’.

I contenuti della Skill sono stati messi a punto dal Prof. Luca Bernardo, Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Infanzia e dell'Età Evolutiva e della Casa Pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, in collaborazione con la comunità medico-scientifica che supporta Time4Child nelle attività di lotta al bullismo e cyberbullismo.

“L’obiettivo di questa Skill è di supportare ragazzi e famiglie nel riconoscere i segnali del bullismo e nel dar loro tutte le informazioni necessarie per potersi rivolgere agli esperti” commenta Giulia Poli, Country Manager Alexa Skill per l’Italia. “Siamo felici di aver sostenuto Time4Child e Palla in Rete per questo progetto in cui crediamo molto: vogliamo che le nuove generazioni abbiano successo nel mondo digitale e desideriamo dar loro tutti gli strumenti per avvicinarvisi in maniera consapevole e informata”.

“Dopo un anno di lavoro per progettare un evento che potesse mettere insieme due mondi (scientifico e sportivo) prende oggi il via la prima tappa di Palla in Rete, un appuntamento che vede il coinvolgimento di 350 ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Milano e provincia in una mattinata di informazione e formazione per contrastare un fenomeno in forte crescita” spiega il professor Luca Bernardo, Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Infanzia e dell'Età Evolutiva e della Casa Pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano e referente del Miur e di Time4child per il contrasto ai disagi giovanili. “Il mondo dello sport, purtroppo, è terreno fertile per il dilagare di episodi di bullismo e cyberbullismo. La competizione e il desiderio di primeggiare spesso portano a schernire chi non è dotato o ha difetti fisici (troppo piccolo, troppo alto, troppo grasso, troppo magro), amplificando con l’ausilio del web insulti, violenza verbale e anche forme più subdole di discriminazione verso un compagno di squadra considerato “diverso”. Sono situazioni che possono minare l’autostima fino ad indurre un giovane atleta ad abbandonare la pratica sportiva. Per questo abbiamo deciso, come Casa Pediatrica, di sposare l’idea della giornalista Federica Bosco & di Edipubblicità e di trasferire un insegnamento positivo ai ragazzi chiedendo aiuto e sostegno proprio ai campioni del mondo del calcio, perché ad un messaggio di un idolo sportivo si presta più attenzione”.  
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