Simposio a Bari: 'Un bambino va accettato, accolto e amato nella sua realtà'

di SANTA FIZZAROTTI SELVAGGI - Si tratta invero di una tematica che tocca il cuore di ciascuno di noi quella affrontata con acutezza dalla Sezione di Bari dell’Associazione Crocerossine – d’Italia Onlus, una giovane Associazione dalle antiche radici. L’Associazione, fondata nel 2014 da donna Mila Brachetti Peretti, quando era Ispettrice Nazionale delle I I. V V. della Cri , insieme a un gruppo di donne, in un momento quanto mai complesso idealmente si ispira all’identità storica delle Crocerossine, meglio di quelle donne che hanno accompagnato la storia d’Italia lanciando “ il cuore oltre l’ostacolo” come scrive Alvaro Gomez Contreras.

L’Associazione annovera tra le socie anche le Infermiere Volontarie della Cri (così oggi nominalmente definite da norme regolamentari che sostituiscono il precedente R. D. N 918 del 12 maggio 1942 ) in stato però non attivo. Con una ottica assolutamente nuova l’Associazione, pur ispirandosi alla storia, è aperta a tutti tant’è che sono iscritti professionisti di varie discipline , medici , psicologi, giornalisti, docenti universitari, artisti , persone che ancora credono fortemente nel valore della solidarietà senza confini al di là di barriere associazionistiche poiché i valori umanitari appartengono a tutti ( senza alcuna manipolazione immaginifica o immaginaria o altro ) nella purezza di intenti e assoluta disponibilità a collaborare e fare rete, come recita lo Statuto, con altre Associazioni.

E tutto ciò al solo scopo di facilitare la nascita di una sempre più autentica coscienza solidaristica a favore e sostegno di ogni umana fragilità , compresa anche l’attenzione alla cultura come tale e all’ambiente. Invero insieme si può sempre fare di più all’interno di progetti in sinergia ma rispettosi delle proprie identità associative. Il tema del Simposio riviene da una decisione assunta in un Consiglio Nazionale su proposta del socio Francesco Palumbo , revisore dei conti dell’Associazione presente a quel Consiglio. E’ il primo step quello di Bari per poter poi ampliare il discorso ad altre sedi. Il Simposio, ospitato dal Prof. Eugenio Scandale, presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze, è stato patrocinato dalla stessa Accademia , dal Comune di Bari, dall’Associazione culturale Incontri, dal CIF provinciale, dall’AMCI nazionale, dall’ Archeoclub,dalla Comunità greca di Bari e dalla Mater Dei hospital .

Saluteranno i presenti il prof . Scandale , la responsabile della Sez di Bari Grazia Andidero e chi scrive come Vice presidente nazionale della Associazione. Relatori d’eccezione sono l’avvocato Paola Aprea, padre Mariano Bubbico ( frate Cappuccino e psicologo) la dott.Domenica Girasoli, psicologo psicoterapeuta, il prof. Filippo Maria Boscia, ginecologo e Presidente Nazionale dell’ AMCI , l’avv. Valeria Montaruli, presidente del Tribunale dei Minori di Potenza. Condurra’ e presentera’, con la grande maestria di sempre il prof. Nicola Simonetti, medico giornalista.

L’attore, Teo Saluzzi, leggerà testi dedicati al Natale e la pianista , nostra socia, prof. Adriana De Serio, docente presso il Conservatorio N. Piccinni , con l’abilità e sensibilità che le è propria, accompagnerà la duttile e seducente voce di soprano di Antonia Giove, affascinante interprete di brani lirici . Per l’occasione è’ prevista una mostra ( manifesti , fotografie e articoli) di tutto l’impegno in ambito sociale della Sezione di Bari dal 17 Novembre 2017 a tutt’oggi a favore di coloro che sono in difficoltà . Infine avrà luogo il tradizionale scambio degli auguri natalizi. La scelta di realizzare il Simposio proprio in prossimità delle feste natalizie ( gli antichi Saturnalia dei romani per l’attesa del Sol invictus che per i Cristiani sono i giorni dell’attesa del Cristo, Luce del mondo ) è scaturita dalla considerazione di come sia stato trattato proprio il Bambino divino, affidato agli esseri umani dal Cielo.

Atteso, osannato e poi crocifisso. Spesso accade che la mente genitoriale immagini un bambino che non corrisponde alle aspettative per cui questo bimbo vivrà nella dimensione della incomprensione . E’ purtroppo vero che sin dall’alba della storia umana il bambino è stato violato e d’altra parte come il mito ci insegna anche Edipo fu un bimbo usato e abusato che con dolore affrontò la realtà. Egli non poté agire dinanzi ad un disegno precostituito e divenne uomo in questa acuta sofferenza. A volte i genitori non si accorgono di come trattano il corpo stesso del bambino che finisce per dissociare il corpo dai sentimenti in favore dei processi di asservitività. Non si dimentichi che il bambino è spesso stato sacrificato quale capro espiatorio in vari riti cruenti in epoche lontane per placare un Dio, talora è stato oggetto e non soggetto di storia. Il contributo di A. Freud, M. Klein, P. Greenacre, D. Winnicott e J. Bowlby è noto per cui oggi molte riflessioni sono di ausilio nel discorso delle adozioni e dell’ affido.

L’esperienza con le coppie ci ha insegnato molto circa le motivazioni che conducono alla adozione o all’affido oltre che alle modalità con cui le stesse stabiliscono un rapporto con i bimbi adottati o in affido . Una delle caratteristiche inconfondibili dell' “oggetto trovato e scelto”è la sua potenzialità “ad essere usato come “oggetto transizionale” nel quale, con gli attributi e le proiezioni reciproche, ciascun coniuge percepisce in qualche misura l'altro contemporaneamente sia come oggetto interno che esterno. “ E spesso la coppia investe il bambino con aspettative concrete, lo usa per risolvere o mantenere sempre vive le difese collusive strettamente connesse al tema della perdita della speranza, la distruttività, l'immagine di se stessi e l'idealizzazione.” ( Cfr Il Counselling psicodinamico , S.Fizzarotti Selvaggi e A, Giannakoulas, Borla 2003).

Molte volte alcuni bambini si difendono dall’uso e dall’abuso dell’adulto, ma il prezzo è sempre abbastanza alto. In realtà nei confronti e delle adozioni e dell’affido emergono fantasie di riparare e ricreare questi bambini come li si desidera…L’Osservatorio dell’Associazione Crocerossine d’Italia Onlus sezione di Bari ha rilevato che molte sono le famiglie disponibili a costruire una comunità familiare ma le stesse non sempre ravvisano l’importanza di stabilire con il bambino una fecondità simbolica: un’area in cui il bambino possa riconoscere se stesso non già come “ oggetto “ bensì come soggetto di storia , di una storia nuova .E ‘ in tal senso che il bambino non è più il bambino fantasmatico , generato dalla mente genitoriale, ma un bambino reale.D’altra parte è noto che l'affido oggi tende a far sì che la famiglia affidataria fornisca forme di aiuto e di sostegno ai nuclei in difficoltà. Fondamentale è la continuità che deve essere consentita al minore in modo che non vi sia una interruzione con la sua famiglia di origine si ‘da facilitare il ritorno del bambino ad essa , quando possibile.

Il Simposio porrà una serie di tematiche comprese quella del ruolo femminile nella rete delle relazioni e di tutto ciò che è’ alla base delle coppie affidatarie. Infine ci piace riportare piccoli brani tratti da un immaginario monologo del Bambino divino che dopo essere stato atteso è stato usato, abusato e crocifisso, non già dalla Santa Famiglia alla quale era stato affidato, ma dalla Famiglia umana, allora, come ora: “Sono diventato, mio malgrado, uno strumento nelle mani dei mercanti e degli avventurieri, nella mente e nel cuore di coloro che disprezzano la vita, la dignità e il valore della persona umana, di coloro che abbandonano i bambini proprio lì... sul sagrato delle Chiese, della mia Chiesa... (omissis). Ed è così che gli uomini hanno costruito il loro Natale: cioè qualcosa che non mi appartiene molto, anzi... non mi riguarda affatto... Qualche volta sento dentro di me alcune perplessità; il dubbio mi assale.

Ma ho voluto, e per alcuni aspetti ho dovuto, occuparmi della Terra, del pianeta dell’amore! Già... dell’amore. Ma che cosa rimane, oggi, dell’amore, dei sentimenti, dell’amicizia, della bontà, della generosità?... Un’idea, forse? Una strana e alienante idea? Eppure devo confessare che è proprio a questo punto così disperato di consapevolezza che dentro di me ricomincia indomita a fiorire la Speranza che l’Amore possa diventare per tutti una realtà. Sento sempre il desiderio di ricominciare...” ( da Natale nel cuore , Insieme ed. ) • Necessaria dunque è una profonda riflessione sul tema dell’affido e delle responsabilità : un Bambino non può essere immaginato secondo i desideri della mente genitoriale, ma accettato, accolto e amato nella sua realtà.

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