Borraccino: "L’industria culturale e creativa è una grande risorsa per la Puglia e per Taranto"

TARANTO - "Ho presenziato oggi presso Palazzo Amati a Taranto all’incontro “Creative in Puglia: driver di sviluppo per Taranto”, promosso da Distretto Puglia Creativa, in collaborazione con il partenariato del Progetto Ketos e con le realtà del territorio.

Ho portato il saluto del Presidente Emiliano a questo tavolo di confronto, che ha l’obiettivo di proporre un modello alternativo di economia per Taranto, un modello in cui cultura e creatività assumano un ruolo di guida dello sviluppo, incidendo sul processo di cambiamento e rigenerazione della città.

In sostanza, è stato approfondito il ruolo della cultura e della ricerca come vettori del processo di innovazione e cambiamento delle attività produttive.

Una presenza centrale nel dibattito è stata quella di Gianluca Galletto, cittadino di Grottaglie, che oggi lavora a New York per l’Ufficio del Sindaco di quella metropoli. Ci ha illustrato le esperienze concrete di Pittsburg e Medellin, città in cui la cultura e la creatività hanno provocato la rigenerazione di queste città, partendo dalle esperienze di un quartiere.

Il valore economico del sistema produttivo culturale e creativo pugliese è in crescita. La ricchezza creata dalla filiera nel 2017 ha raggiunto un livello pari a 92.250 milioni di euro che a livello regionale si traduce nel 4,2% del PIL e nel 4,3% di occupati nelle industrie creative (Architettura, Design, ecc.), nelle industrie culturali (Film, video, radio e TV; software e videogames; musica ed editoria) e nel patrimonio storico – artistico.

Le industrie creative pugliesi – fra imprese individuali, società di persone, società di capitale cooperative, consorzi, ecc. - sono 5.162 (il 4% delle industrie creative italiane), di cui 2.414 in architettura, 2.058 in comunicazione e 690 in design.

A Taranto, in particolare, il valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo è oggi del 4,6%, il più alto dell’intera regione. Qui da noi tali imprese rappresentano il 33,4% del totale.

In definitiva, l’incontro odierno si colloca a pieno titolo nel dibattito che punta a liberare Taranto dalla monocultura dell’acciaio. Esistono in questa città punti di forza già presenti e attivi su cui fare leva per puntare a un cambiamento possibile, che coniughi creatività, sviluppo, tutela dell’ambiente e buona occupazione. Il Governo regionale è pienamente convinto della bontà di questo processo e lo promuoverà in tutte le forme". Così Mino Borraccino, Assessore allo Sviluppo Economico.
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