Conte bis verso il logoramento?

di NICOLA ZUCCARO - Due facce della stessa medaglia che ritraggono il volto "politico" di Giuseppe Conte, contraddistinto da uno in versione favorevole e l'altro in versione contraria. Si può racchiudere in questa dicotomia una cospicua parte della conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale il premier non si è sottratto alle domande sul futuro politico-istituzionale del Paese, a partire da quella riguardante il futuro Presidente della Repubblica.

Pur puntualizzando la sua estraneità costituzionale per l'elezione del Capo dello Stato, Giuseppe Conte ha ugualmente dichiarato di essere favorevole alla rielezione di Sergio Mattarella. Una risposta che fa il paio con la fiducia che l'attuale inquilino del Quirinale gli ha concesso per l'iniziale conferimento dell'incarico funzionale alla formazione del Conte bis.

Quanto al suo tris, ecco che la medaglia si capovolge al cospetto della stampa accreditata a Villa Madama nella mattinata di sabato 28 dicembre 2019, con un Presidente del Consiglio che ha rispedito al mittente sia la possibilità che si formi un terzo esecutivo da lui presieduto, sia la nascita di un nuovo soggetto politico facente riferimento alla sua persona.

Quanto c'è di vero in queste negazioni espresse da Conte? La domanda è ugualmente puntuale e al tempo stesso doverosa, non solo per quel "mai dire mai" che è l'imperativo categorico della politica, ma anche per quel "il potere logora chi non c'è l'ha", enunciato da Giulio Andreotti, illustre predecessore di Conte a Palazzo Chigi.
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