Il 'Levante' di Binetto sarà l'autodromo del Sud Italia?

di NICOLA ZUCCARO - Dopo aver tagliato il traguardo dei 30 anni di vita lo scorso 22 dicembre, per l'Autodromo del Levante di Binetto è già tempo per la progettazione del suo rilancio. Sorto e costruito nel 1989 su ferrea volontà di Michele Di Gioia, l'infrastruttura riservata alle due e alle quattro ruote potrà conoscere un futuro radioso in virtù della gestione affidata attualmente alla Safe & Emotion. Essa, su incarico dell'Aci Vallelunga, dopo l'organizzazione dell'evento celebrativo il trentennale, contribuirà al rilancio dell'Autodromo di Binetto? Una prima risposta a questa domanda è pervenuta da Vito Bozzi.

Il sindaco del Comune di Binetto, preannunciando nelle scorse settimane l'avvio dei lavori di ammodernamento della pista utili per poter ospitare importanti gare di rilevanza nazionale, ha aperto il cuore alla speranza (anche in prospettiva internazionale) ai tanti appassionati di automobilismo e di motociclismo, costretti ad emigrare verso circuiti più celebri quali Monza, Mugello, Imola e Misano.

Ma se l'obiettivo dell'Aci è quello di trasformare l'Autodromo del Levante nella "Vallelunga del Mezzogiorno d'Italia", è altrettanto doveroso provvedere all'adeguamento dei collegamenti trasportistici e stradali, a tutt'oggi scomodi e carenti. Se non si interverrà su questa priorità, il rischio sarà quello di relegare e/o di confermare il Circuito del Levante di Binetto, alla pari di altri impianti sportivi quali ad esempio lo Stadio San Nicola di Bari, al ruolo di cattedrale nel deserto.
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