Carmen Zarra (intervista): «La musica neomelodica a Sanremo? Molte persone si ricrederebbero!»

di NICOLA RICCHITELLI – La sua voce ha dato sicuramente un tono raffinato alla canzone neomelodica e la sua giovane voce può anchè definirsi una delle più imponenti e importanti degli ultimi anni nel panorama neomelodico italiano e napoletano.

Quello della giovane artista napoletana sulle pagine del nostro giornale è un piacevole ritorno a quasi un anno di distanza, e ritorna parlando del suo nuovo singolo “Dimmello ca te piace” – pubblicato qualche settimana fa – oltre che del ruolo della musica napoletana nel panorama musicale italiano.

Accogliamo quest’oggi sulle pagine de il Giornale di Puglia una delle voci più influenti del panorama neomelodico napoletano, stiamo parlando di Carmen Zarra.

Carmen innanzitutto permettimi di chiederti come stai?
R: «Salve a tutti. Io sto più che bene grazie per averlo chiesto».

Farei partire questa chiacchierata dal tuo ultimo singolo “Dimmello ca te piace” in cui canti un amore che è finito per colpa di un'altra. Ti è capitato nella tua vita di vivere quello che canti in questo pezzo?
R: «Si. “Dimmello ca te piace” parla di un amore finito, come quasi tutte le canzoni, però diciamo che è un tantino diverso. Quando sei tu stessa a scrivere una canzone, la senti più tua ed esprimi più sentimenti. E si, è capitato anche a me essere stata lasciata!».


Il video ha superato le 300.000 visualizzazioni nell’arco di quaranta giorni. Qual è la forza di questo brano e cosa perché ha fatto breccia nel cuore dei tuoi fan ?
R: «In primis sono contenta che questo pezzo sia andato e sta continuando a salire fortunatamente.
Non saprei perché ha fatto breccia, forse c’è molta emozione e l’ho trasmessa?».

Quanto è importante l’amore nelle tue canzoni?
R: «Tanto. Senza l’amore non si riuscirebbe a cantare. Deve esserci un sentimento, e senza sentimento non si trasmettono le emozioni».

E nella tua vita? Quanto è importante l’amore nella tua vita?
R: «Nella mia vita c’è tanto amore fortunatamente. Ho un “quasi marito” che mi ama e una splendida bambina che mi ha reso la donna più felice al mondo».

Questo ultimo periodo è stato molto proficuo anche sotto il punto di vista delle collaborazioni, con Daniele De Martino hai interpretato “Nun e a primma vota”, un brano che parla di tradimento, di fiducia. Guardandoti indietro c’è qualcosa che hai rivisto del tuo passato?
R: «La fiducia è una cosa che oggi giorno va sempre più a scemare, ma questo non c’entra tanto con la canzone.  “Nun e a primma vota” fu la mia prima canzone ed e anche una piccola verità per me, perché sono stata tradita... tante volte!».

Che valore aggiunto danno i duetti alla tua musica?
R: «I duetti sono importanti, danno un’emozione in più di quanto una singola persona può dare. I duetti fanno sognare ancor di più i nostri fans!».

Carmen, cosa trasmette la musica neomelodica in più rispetto alla musica convenzionale passata nelle radio?
R: «Non saprei. Il neomelodico è più sentimentale, molte persone lo odiano ma forse perché odiano il nostro modo di raccontare una storia d’amore, odiano che noi siamo più sentimentali rispetto a qualcuno.

Chiudo con una domanda un po’ provocatoria visto che Sanremo è oramai alle porte… che posto potrebbe avere la musica neomelodica sul palco dell’Ariston?
R: «Per il momento non penso che il Neo melodico arriverebbe a Sanremo, ma se così fosse molte persone si ricrederebbero!».

Avete mai penato assieme ai tuoi colleghi di far partire un campagna di sensibilizzazione al fine di una maggiore considerazione della musica neomelodica nel panorama musicale italiano?
R: «Penso che la musica neo melodica non abbia bisogno di una campagna perché quasi tutti la ascoltano anche se molti negano, il neo melodico al più presto sfonderà... ci siamo quasi».
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