Torna il pericolo della processionaria, occhio a bambini nei parchi e cani

ROMA - Attenzione alla processionaria del pino. Nelle prossime settimane questo piccolo lepidottero peloso inizierà a migrare. Si tratta di larve, particolarmente elore, che si spostano lungo i tronchi degli alberi e sul terreno. Queste farfalle che si sviluppano sulle conifere creano particolari danni alle piante risultando molto pericolose per la sopravvivenza di alcune specie arboree. 

Ma possono costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali, a cui causano reazioni cutanee irritative e allergiche, a volte gravi. Così, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda i proprietari e i conduttori di aree verdi come giardini e parchi sia pubblici che privati, ad effettuare tutte le opportune verifiche sugli alberi per accertare la presenza dei nidi di processionaria.

Gli alberi che in genere sono più attaccati dalla processionaria son il pino nero, il pino silvestre, il pino marittimo e varie speci di cedro. Il bruco della processionaria, ricordiamo, può provocare gravi reazioni allergiche ed infiammatorie nell’uomo e negli animali (irritazioni cutanee e oculari, eritemi alle mucose e alle vie respiratorie) e tali manifestazioni possono verificarsi anche senza il contatto con il corpo dei bruchi poiché i peli urticanti possono staccarsi ed essere trasportati dal vento. La processionaria può fare davvero molto male al nostro cane addirittura può portarlo alla morte. Nelle piante causa gravi defogliazioni, fino a indebolirle.
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