Coronavirus: stop dall'Italia ai centri per i visti in Cina. Stanno bene connazionali su nave Giappone

L'Italia chiude in via temporanea i suoi centri per i visti in Cina fino al 16 febbraio allo scopo di ridurre il rischio di contagio da coronavirus. Lo si legge in un avviso postato oggi sul sito dell'ambasciata d'Italia a Pechino. A meno di ulteriori avvisi, la riapertura è attesa per il 17 febbraio. L'area dell'ambasciata è aperta solo a chi ha preso appuntamenti in anticipo e per questioni d'emergenza.

"Non si rappresentano casi acquisiti sul territorio nazionale: in Italia non c'è circolazione locale del virus": sono le parole del direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito, durante una conferenza. "Abbiamo importato un soggetto che ha sviluppato i sintomi dopo il ritorno in Italia e ha avuto pochissimi contatti" ha aggiunto il direttore scientifico dello Spallanzani. Il ragazzo italiano contagiato dal coronavirus, originario del Reggiano, ha 29 anni e fa il ricercatore negli Stati Uniti.

Il numero dei morti causati dal nuovo coronavirus è stato aggiornato a 636 dalla commissione sanitaria nazionale cinese. Superati anche i 30.000 casi di positività in Cina. Attualmente sono 31.161 i contagiati. La provincia maggiormente colpita resta quella di Hubei, che ha registrato 69 nuove vittime nelle ultime 24 ore. Dei contagiati, 4.800 sono in gravi condizioni.

(ANSA)
Salgono a 61 i casi di positività al virus registrati sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone. Lo rendono noto i media locali. A bordo della nave ci sono anche 35 italiani di cui 25 membri dell'equipaggio, compreso il comandante. Ieri la Farnesina ha precisato che non c'erano italiani tra i primi 20 trovati positivi. In totale, le autorità sanitarie hanno sottoposto a test 273 persone a bordo della nave.

"La situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni", spiega all'ANSA una fonte da Tokyo, osservando che la situazione "è complicata viste le migliaia di persone coinvolte. Il pallino, con la nave ferma a Yokohama, è di sicuro nelle mani delle autorità giapponesi".
 
Intanto il presidente Xi Jinping ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Usa Donald Trump, "su richiesta" di quest'ultimo, hanno notato i media di Pechino, incentrata soprattutto sull'emergenza del coronavirus di Wuhan.

La tv statale Cctv ha riferito che Xi ha ribadito che la Cina ha "la piena fiducia e la capacità per poter superare l'epidemia del coronavirus" e che il trend positivo dell'economia sul lungo termine "resta invariato".
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