La solidarietà ai tempi del Covid19: due bimbi baresi donano i risparmi

BARI - La storia è di due bambini di 16 e 12 anni, Giuseppe e Cristian, che hanno deciso di "sacrificare" il loro salvadanaio in questo momento difficile per Bari e per l'Italia intera. La somma risparmiata è stata donata all'avv. Krizia Colaianni (il numero in fondo) dell'Associazione "La Forza delle Donne" che ha come scopo quello di aiutare le donne vittime di violenza fisica e psicologica.

L'Associazione, soprattutto in questo periodo, è molto attiva sia con campagne che sensibilizzano la violenza verso le donne durante la quarantena che con la realizzazione di mascherine che sono anche state donate alle forze dell'ordine.

 Nel rispetto dell'azione che il Comune di Bari sta operando verso le persone bisognose, l'Avv. Colaianni ha deciso di donare questa somma al Comune stesso. Il Sindaco ha ringraziato i due bambini, esprimendo la sua commozione, attraverso un messaggio via WhatsApp.

Il testo della lettera dei bambini:

"In questo periodo di così tante difficoltà, data l’emergenza COVID-19, io e mio fratello ci mettevamo nei panni di chi sta soffrendo e di chi non stia vivendo al meglio questa situazione sia dal punto di vista economico che di salute.
Così abbiamo pensato a cosa potessimo fare per aiutare qualcuno in difficoltà, certo non possiamo regalare libertà o un vaccino che possa sconfiggere questo tremendo avversario, ma l’idea che potremmo rendere felici o potremmo aiutare altre persone ci riempie di gioia e d’orgoglio.
Proprio per questo abbiamo deciso di rompere il nostro salvadanaio che tanto avevamo custodito con cura, per una valida causa.
Abbiamo così deciso di rivolgerci all’Avv. nonché presidentessa dell’associazione LA FORZA DELLE DONNE KRIZIA COLAIANNI (donna sensibile ad ogni problematica) sicuri che possa considerare il nostro gesto.
Noi siamo fiduciosi che ben presto tutto finirà e che vinceremo questa battaglia tutti insieme, RESTIAMO UNITI MA AD UN METRO DI DISTANZA.
#noirestiamoacasa.

Con affetto Cristian e Giuseppe Bedin".
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