Virologo Crisanti: "Altro che 60mila contagi, in Italia ne conto 450mila"

di PIERO CHIMENTI - Il virologo Crisanti, che sta collaborando con la Regione Veneto, ha sposato la scelta di Zaia di effettuare i tamponi anche agli asintomatici, iniziando dalle fasce più deboli che sono a rischio contagio per la risoluzione della crisi data dal Coronavirus. Nella sua intervista al Corriere della Sera ha indicato che il metodo da utilizzare sia quello del Giappone (dell'isolamento dei focolai), dove investire le risorse, e non quello cinese.

Il Direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova e docente di Virologia all’Imperial College di Londra getta dubbi sui numeri del contagi italiani, contando 450 mila positivi rispetto ai 60 mila dei dati ufficiali della Protezione Civile e non spiegandosi il motivo per il quale si sia sottovalutata l'emergenza, così come in Lombardia i positivi saranno 250mila, ripartiti in 100mila asintomatici e 150mila sintomatici.

Crisanti ha subito smentito l'ipotesi che possano esistere due ceppi diversi di Covid-19 lombardi e veneti, ma il diverso tasso di mortalità nei due territori è dovuto dal maggior numero di tamponi fatti nel Veneto, che ha portato risultati concreti.
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