Nicola Lagravinese, il chirurgo che operò se stesso

di VITTORIO POLITO - Una pubblicazione di quasi tre lustri fa, edita da Adda, raccoglie centinaia di schede relative agli scienziati pugliesi, nel periodo V sec. a.C.-XXI d.C.

La Puglia fa da sfondo, come crocevia e luogo fisico, ai vari personaggi che hanno frequentato la nostra Puglia e la nostra città, con storie e competenze nei vari campi dello scibile umano.

Tra i numerosi personaggi presenti nel testo mi capita di leggere il nome di Nicola Lagravinese (1883-1971), con all’attivo una brillante carriera scolastica e universitaria. Laureato in medicina, nel 1908 si specializzò in Chirurgia presso l’Università di Napoli. Sospese gli studi a causa della guerra mondiale e, da tenente medico e poi capitano, operò nell’Ospedale “S. Chiara” di Venezia. Dopo la guerra frequentò altri corsi di specializzazione prima alla “Sorbona” di Parigi in “Fisiologia e Biologia”, poi all’Ospedale “Beaujon” in “Chirurgia delle ossa”, al “Vaugirard” in “Chirurgia dell’apparato digerente” e, infine al “Lavoisier” in “Chirurgia dell’apparato urinario”.

Attento ai problemi dell’anestesia, una branca che in quel periodo non era ancora evoluta come oggi, consapevole delle difficoltà, valutava “Caso per caso i coefficienti per adattare ad ogni singolo intervento l’anestesia più opportuna e meno rischiosa”.

Egli intrattenne rapporti di amicizia con Giovanni Giolitti, Nicola Pende, Benedetto Croce, Gabriele D’Annunzio e Pierre Teilhard de Chardin.

La “Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 marzo 1938 ospitò un articolo di Lagravinese, nel quale descriveva il suo rapporto con D’Annunzio che fu tra i suoi pazienti alla “Casa Rossa”, sul Canal Grande, dopo il tragico volo del 16 gennaio 1916.

Lagravinese ebbe un elevato credito scientifico che gli consentì di ricoprire incarichi di primo piano in diversi ospedali pugliesi. Fu anche direttore delle cliniche private presenti al quartiere “Madonnella” di Bari, primario degli Ospedali di Monopoli, Brindisi, Modugno e Cisternino, sua città natale, dove operò fino al 1970. Fu consulente degli Ospedali di Polignano e Rutigliano.

La fama d abile chirurgo di Nicola Lagravinese è anche dovuta al fatto che nella prima metà del novecento, in Puglia, ove nell’arco della sua carriera egli praticò centinaia di interventi di alta chirurgia, fu colpito da un grave forma di ernia, e Lagravinese decise di usare il bisturi su se stesso e l’intervento fu eseguito presso l’Ospedale di Modugno, suscitando l’interesse della stampa nazionale ed estera.

Nicola Lagravinese fu deputato all’Assemblea Costituente e sindaco di Cisternino e, dopo l’esperienza politica, continuò a visitare e a curare i propri concittadini, fino ad un anno prima della sua morte, che avvenne l’11 aprile 1971.
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