40 anni fa l'omicidio del giornalista Walter Tobagi


NICOLA ZUCCARO - Milano, 28 maggio 1980. Alle ore 11, in via Salaino, un commando facente riferimento alla formazione terroristica "Brigata XXIII Marzo", con 5 colpi di pistola colpisce mortalmente Walter Tobagi. A tre anni di distanza (1977) dall'uccisione di Carlo Casalegno (una delle prime firme de La Stampa) un altro giornalista cade sotto il piombo dell'eversione di estrema sinistra.

Diviso fra l'impegno di ricercatore universitario e quello giornalistico, preferendo quest'ultimo, dopo gli inizi con i quotidiani L'Avanti e L'Avvenire, Tobagi passò nel 1972 al Corriere della Sera. Fu con il quotidiano di via Solferino che si occupò con numerosi articoli, dell'evoluzione del fenomeno terroristico nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro.

Dieci ore prima di quella fredda e umida mattina di maggio (come dal titolo di un film in sua memoria), durante un accesso dibattito presso il Circolo della Stampa di Milano da egli moderato, con un nefasto "Chissà a chi toccherà la prossima volta", preannunciò inconsciamente la sua morte, avvenuta qualche ora dopo, all'uscita dalla sua abitazione. Di essa ricorre quest'oggi il quarantesimo anniversario.
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