Gianluca Grignani (intervista): "'Destinazione paradiso'? E’ stato l'album che mi ha svoltato la vita!"


NICOLA RICCHITELLI – Per presentare l’ospite di quest’oggi devo dare un po’ di numeri, nella speranza che riescano a rendere l’idea dell’immensità della sua arte. Dire il nome di quest’oggi, significa dire 10 album in studio, 3 raccolte, più di 20 tournée, numerosissimi premi tra Telegatto, Premio Lunezia, Premio Barocco, Venice Music Awards e tanti altri ancora, senza contare i 5 milioni di dischi venduti – certificati FIMI – i quattro dischi di platino, quattro dischi di diamante, due dischi d’oro e uno di diamante. 

Dire il nome dell’ospite di quest’oggi significa fare un viaggio con “Destinazione paradiso”, perdersi in ricordi di certe storie d’amore e cantare “La mia storia tra le dita” e trovarsi su un grattacielo e sentirsi “Falco a metà”.

Su Giornale di Puglia quest’oggi una delle voci che ha fatto la storia della musica italiana, la voce di Gianluca Grignani.

Gianluca grazie per essere ospite del nostro spazio dedicato alle nostre interviste quest’oggi. Come stai?
R: «Ciao, tutto bene, grazie».

Come hai vissuto questi giorni di quarantena?
R: «Sono stato in casa come tutta Italia del resto. Avendo però lo studio in casa per fortuna sono riuscito ad andare avanti con il lavoro per l'uscita del nuovo album».

Gianluca, il 24 febbraio di 25 anni fa ci regalavi un capolavoro quale fu il tuo album di debutto “Destinazione Paradiso”. Che peso ha avuto questo lavoro per la tua carriera?
R: «Beh, è stato l'album che mi ha svoltato la vita! L'album che mi ha permesso di continuare a fare musica nel modo in cui ho sempre sognato. Il 25 febbraio di quest' anno per festeggiare i 25 anni dell'uscita dell'album è uscito il vinile».


Volgendo lo sguardo a quei giorni li che Gianluca rivedi?
R:« Un Gianluca sicuramente più ingenuo... considera che avevo solo 22 anni».

Seduto su quel grattacielo cosa vedresti oggi?
R: «Gli aerei passare... proprio come 25 anni fa».


Come nacque “Destinazione Paradiso”?
R: «Dallo scantinato di casa mia...».

Gianluca, dalla quarantena sono arrivati due nuovi singoli: uno di questi è “Dimmi cos’hai”. Cosa ha ispirato la scrittura di questo brano?
R: «E' un brano rivolto un po' a tutti... soprattutto alle donne. Quando scrivo sono ispirato da tante cose, osservo ciò che mi circonda, ascolto le storie della gente…».

La copertina, tra l’altro, ti ritrae in meditazione tra le piante di suo giardino… Come convivono tra di loro zen e rock?
R: «A me piace molto fare respirazione yoga... mi aiuta a rilassarmi. Il momento è zen, la musica è rock!».


Prima di questo singolo era arrivato “Tu che ne sai di me”. C’è ancora una parte di te che chi ti segue da 25 anni ancora non sa?

R: «Ci sono tante cose! Ma del resto credo che questo appartenga un po' a tutti, no?».

I due inediti rientreranno in un progetto di tre album, sessanta inediti dal titolo “Verde Smeraldo”. Da dove nasce questo progetto?
R: «Da miei ricordi di infanzia... ma per il momento non posso anticipare nulla».

In quali appuntamenti ti vedremo nel prossimo futuro?
R: «Il 25 ottobre sarò in concerto al Fabrique di Milano e il 30 ottobre all'auditorium “Parco della musica” a Roma, saranno due concerti in acustico».
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