Cera: “Sono vicino agli operatori di Casa sollievo della sofferenza”


BARI - “Sono stato, mio malgrado, un cattivo profeta. Già in tempi non sospetti, all’inizio dell’emergenza sanitaria, avevo immaginato che gli operatori sanitari delle strutture private e convenzionate della regione Puglia impegnati nella lotta al Covid non avrebbero ricevuto lo stesso trattamento dei loro omonimi che lavorano nel pubblico”. Sono le parole di Napoleone Cera, consigliere regionale dei Popolari che commenta la levata di scudi di alcuni sindacati contro la decisione del governo Emiliano di stanziare solo 6 milioni di euro, a fronte dei 29 milioni impegnati dal Governo nazionale, come “premio” per gli operatori sanitari delle strutture private pugliesi che hanno fronteggiato in prima linea l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

“Tra queste strutture spicca Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo che, con grande sforzo ed enorme professionalità, ha combattuto la battaglia contro il Covid-19”, continua Cera.

“Credo sia francamente insopportabile, soprattutto per gli operatori, assistere alle passerelle elettorali di Emiliano - l’ultima di pochi giorni fa -  che pontifica sull’importanza dell’ospedale voluto da Padre Pio e poi getta nel dimenticatoio i suoi dipendenti, non riconoscendogli quanto legittimamente dovuto”.

“Per questo, riprendendo le parole apparse stamattina su numerose testate giornalistiche, sono vicino a chi ha visto in faccia la sofferenza, il dolore, la paura, la solitudine e, comunque non si è arreso, ma ha combattuto con tutte le proprie forze per sconfiggere questo tremendo male”, conclude il consigliere.
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