Da Nonna Domenica a Stefano, panini e pasticciotti d’autore


FRANCESCO GRECO - Nonna Domenica era un’artista. Teneva le antiche ricette dei gelati, gli spumoni (i semifreddi), le “bocchedama”, i pasticciotti buoni come quelli di Galatina (Ascalone), dove nacquero, a fine Settecento, su un vecchio quaderno sgualcito, che ha sempre custodito gelosamente. Sapori antichi, ingredienti naturali. 
 
Col marito Carlo Russo, il bar lo avevano chiamato “Sant’Antonio”, dedicandolo al patrono di Montesardo e si affacciava sulla piazza omonima. La sua festa alla seconda domenica di luglio era impreziosita dal suo spumone che paesani e forestieri consumavano ai tavolini ascoltando un “pezzo” della banda. Non era festa senza questo rito.
 
Nonna Domenica Protopapa ha continuato a proporre la sua arte anche alle sagre del paese intitolate al Porco Prì-Prì. Finché, ormai anziana, non se n’è andata. 
 
Il bar allora cambiò nome e gestione. Pasticceria e gelateria erano solo bei ricordi nei racconti degli anziani la sera al fresco. Questa fase è durata sino al 2016, quando, scaduto il contratto di gestione, il bar è tornato in famiglia, esattamente ai nipoti di Nonna Domenica, Daniele e Stefano, figli di Giuseppe Russo, che lo hanno ristrutturato e hanno cambiato ancora il nome in Moncafè.   
 
L’obiettivo è ripristinare l’antica tradizione, con le sue rinomate bontà in pasticceria e gelateria. E si è sulla buona strada. Poiché Stefano (nella foto a sinistra) ha vinto il premio “Panino d’autore”, dove bisognava mettere in risalto le cose buone del Salento, preparato con i prodotti del territorio, km zero.
 

“Tutto iniziò qualche estate fa – ricorda Stefano – quando un mio amico che aveva una pizzeria ad Alessano mi chiese di dargli una mano… Da quel giorno la passione per la buona ristorazione entrò nella mia vita”.
 
Quattro anni fa, come si accennava, la decisione di tornare al timone del bar di famiglia. E il 22 aprile del 2017, comincia l’avventura.
 
“In questi tre anni Montesardo ci ha regalato grandi emozioni, che sono impresse nel nostro cuore e ci spronano a fare sempre meglio”.
 
La prima edizione del concorso “Panino d’autore” (nel contesto di “Agrogepaciok”) è stato solo un passaggio per darsi visibilità.
 
Lo scorso primo giugno Moncafè ha partecipato al “Pasticciotto day” organizzato da Giuseppe Mele, Carmine Notaro e Giuseppe Zippo. I buoni pasticciotti di Stefano sono andati in beneficenza alle due case di riposo del paese, “Gaudium” e “Euroitalia” e dalla coop “L’Adelfia” di Alessano.
 
Sono stati molto graditi sia dagli ospiti che dal personale medico e paramedico. Una parentesi dolce alla fine di un calvario, il lockdown, cominciato ai primi di marzo. Che speriamo di esserci messo alle spalle.       
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