Agricoltura, Laricchia a Coldiretti: “Necessario guardare i dati e confrontarsi per risolvere i problemi creati da destra e sinistra in questi 20 anni”


ROMA - “La politica deve guardare i dati per interpretare la realtà e andare, non navigare a vista come è stato fatto in questi 5 anni. Quando parlo di agroalimentare parlo con le vittime del peggior crimine politico commesso: la mancata spesa del PSR e lo stesso vale per il FEAMP per la pesca, settori strategici per la Puglia. Gli artefici principali di questo crimine sono due: uno guida il centrosinistra, l'altro è passato da sinistra a destra e ora è candidato nelle liste di Raffaele Fitto. 

Parlo dell'ex assessore all’Agricoltura Leo Di Gioia, per anni attaccato duramente dagli stessi fittiani proprio per i suoi fallimenti. Il mio no di cui in questi giorni si è parlato tanto è proprio a questo sistema, portato avanti da tutta la vecchia politica. Io per gli assessori seguirò un approccio semplice: riceveranno obiettivi da raggiungere nei cinque anni, ma anche a medio termine. Obiettivi che avranno anche i dirigenti regionali: oggi chi ha sbagliato i bandi rischia anche di prendere premi e non si può più andare avanti così. Bisogna promuovere turismo enogastronomico”. Lo ha dichiarato la candidata presidente del M5S e della lista civica Puglia Futura Antonella Laricchia nel corso dell'incontro organizzato da Coldiretti in cui è stato illustrato il documento ‘La Puglia Possibile’: la proposta di Coldiretti di 18 punti per l'agricoltura e l'agroalimentare pugliesi. 

“Vogliamo istituire - ha continuato Laricchia - l’Apulia Food Agency: non un carrozzone, ma un'Agenzia che lanci prodotti pugliesi nel mondo. L'agricoltura ci spinge anche a una riflessione su tutto il sistema dei trasporti: servono investimenti mirati perché in Puglia abbiamo strade su cui non possono camminare i nostri prodotti agricoli. Bisogna offrire servizi efficienti e non pensare a Consorzi di Bonifica e Arif solo in un’ottica di poltrone dimenticando i cittadini come fatto finora. In questi anni ho fatto una battaglia sulla gestione dei consorzi di bonifica che ho soprannominato contenziosi di bonifica, di cui non serve proporre l'abolizione, ma  far sì che funzionino,  così come l’Arif di cui dal 2015 ho chiesto il piano assunzionale. In 20 anni nessuno ha risolto problemi, io propongo un metodo che parta dalla rilevazione del fabbisogno di personale, di acqua, dello stato di manutenzione degli impianti per trovare le soluzioni. 

Ci sarà un confronto continuo, siamo stanchi della politica che fa i fatti suoi. Un'altra sfida importante è quella per la sburocratizzazione e per la semplificazione: quando parlo di obiettivi ai dirigenti e del ruolo delle Agenzie è questo che intendo. Serve una figura esterna come quella dell'Agenzia, che guardi all'intero processo, rilevi i tempi, proponga innovazione e monitori risultati. Non serve l’innovazione fine a se stessa, ma che migliori la nostra vita. Oggi un produttore agricolo impiega 100 giorni del suo tempo per sbrigare pratiche burocratiche ed è inaccettabile. Altro tema importante è quello del lavoro: ci sono professioni che le imprese agricole cercano, ma il mondo della formazione non produce, per questo serve un confronto continuo con università ed enti di formazione. Oggi si pone anche la questione della rigenerazione del paesaggio nel Salento: non ci dobbiamo spaventare, tante generazioni sono state chiamate a questa sfida. Dobbiamo consegnare la terra alle future generazioni, sapendo che ci sono varianti strutturali e un'esigenza produttiva. Il paesaggio si deve rigenerare come progetto collettivo, ovviamente continuando anche con finanziamenti alla ricerca. Ho commissionato uno studio sulla Xylella attraverso l'utilizzo di immagini satellitari per poter sfruttare al massimo le nuove tecnologie per fermare l'avanzata del batterio e poter intervenire in modo mirato. 

Le chiacchiere ormai stanno a zero: serve agire per ridare all'agricoltura il ruolo centrale che merita in questa regione e che in questi anni non ha avuto a causa del duo Di Gioia - Emiliano”.

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