Polo Pediatrico del Salento, Laricchia sottoscrive l’impegno dell’associazione Tria Corda Onlus per attivarlo a un anno dall’insediamento


LECCE - La candidata presidente del M5S e della civica Puglia Futura Antonella Laricchia ha incontrato questa mattina in videoconferenza l’associazione Tria Corda Onlus, che ieri ha proposto a tutti i candidati alla presidenza della regione di sottoscrivere l'impegno per attivare il Polo Pediatrico del Salento a un anno dal loro insediamento.

“Un atto d’impegno - spiega Laricchia - che sottoscrivo con convinzione anche perché già in questi cinque anni ho chiesto più volte alla Regione di conoscere i tempi per l’attivazione del polo pediatrico.  Parliamo di un progetto di grande rilievo per il Salento che permetterà ai bambini di poter essere curati nel proprio territorio senza costringere intere famiglie ad effettuare lunghi viaggi per ricevere adeguata assistenza sanitaria. La prossima settimana firmeremo il programma a cui stiamo lavorando da tempo e sicuramente tra i punti della sanità ci sarà la realizzazione del Polo Pediatrico, con l'attivazione del Pronto Soccorso pediatrico, dei posti di terapia intensiva pediatrica, dell’hospice pediatrico e della neuropsichiatria infantile. Avevo già incontrato l’associazione 5 anni fa e il fatto che le loro richieste, che sono quelle di un intero territorio, siano rimaste inascoltate, è vergognoso. La ritengo una sconfitta di tutta la politica. 

E questo è tanto più grave con l'emergenza Covid che stiamo vivendo, con i bambini sintomatici, che non possono essere costretti a dover girare per tutta la Puglia per essere curati Se sarò eletta presidente della Regione posso dare la certezza che fra 5 anni le richieste e i punti contenuti nell’atto di impegni saranno stati realizzati. Una certezza che mi dà anche la squadra che ho voluto al mio fianco: penso a Silvana Melli, ex direttore generale della ASL di Lecce, che ha combattuto per la realizzazione del polo pediatrico e si è candidata nella civica Puglia Futura per portare avanti questo progetto, così come quello per il potenziamento dell’assistenza domiciliare e altri importanti progetti per la sanità, per cui niente è stato fatto dal (non) assessore Emiliano”. 

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