Polignano, travolto e trascinato sotto le ruote: i familiari chiedono chiarezza e giustizia


BARI - Chiedono che sia fatta piena luce sui tragici fatti, e che vengano accertate tutte le responsabilità, e per questo di sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., i familiari di Giuseppe Giannoccaro, il novantunenne del posto travolto da un’auto a Polignano, in via Martiri di Dogali, mercoledì 9 settembre, mentre attraversava la strada all’altezza dell’angolo con via Pompeo Sarnelli: la vittima, peraltro, aveva quasi ultimato l’attraversamento.

I due figli, i nipoti, i fratelli e le sorelle dell’anziano non riescono a capacitarsi di come il loro caro, che godeva ancora di ottima salute nonostante l’età avanzata e che era del tutto autonomo, sia potuto essere non solo investito dalla conducente della macchina, una Citroen C3, ma anche trascinato e “arrotato” sotto le ruote, al punto che per liberarlo i primi soccorritori hanno dovuto sollevare di peso il veicolo: uno sforzo inutile, così come quello dei sanitari accorsi in ambulanza, perché Giannoccaro è deceduto durante il trasporto all’ospedale di San Giacomo di Monopoli, per i gravissimi politraumi riportati. Il tutto in pieno giorno (il sinistro è accaduto poco dopo le 15) e in pieno centro a Polignano a Mare, in una zona dove sono insediati svariati esercizi commerciali e a breve distanza da una piazza e da una giostra per bambini.

Sul drammatico incidente, che è stato rilevato dalla Polizia Municipale di Polignano a Mare, la Procura di Bari, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Francesco Abbadessa, ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale a carico dell’automobilista, 66 anni, anch’essa residente a Polignano a Mare. Il magistrato non ha ritenuto necessario disporre la perizia autoptica sulla salma e ha subito dato il nulla osta per i funerali, celebrati venerdì 11 settembre nella chiesa di Sant’Antonio, tra la commozione generale: il signor Giuseppe, che aveva perso la moglie nel 2014, era conosciutissimo nella sua città natale da cui era emigrato nel 1960 stabilendosi a Torino ma dove, dopo oltre trent’anni di lavoro come operaio metalmeccanico, nel 1991, una volta in pensione, aveva voluto tornare per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita.

I congiunti dell’anziano si aspettano risposte e giustizia, che probabilmente potranno arrivare anche molto presto visto che gli inquirenti avrebbero acquisito anche il video di una telecamera installata nella zona che dovrebbe fornire un contributo prezioso per la ricostruzione dei fatti.

Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui i congiunti del novantunenne si sono rivolti, attraverso il responsabile della sede di Bari, Sabino Da Benedictis, si è comunque già messo all’opera attraverso i suoi esperti per acquisire i verbali e tutta quanta la documentazione relativa all’incidente e alla cartella clinica e per monitorare il lavoro della Procura, pronto a mettere a disposizione i propri consulenti tecnici di parte nel caso in cui il Pubblico Ministero decidesse di disporre ulteriori accertamenti, come una perizia cinematica sulla dinamica del sinistro o una perizia informatica per verificare se l’investitrice stesse utilizzando il cellulare al momento dell’investimento.
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