Tamponi rapidi, Zullo: "I medici di famiglia coinvolti, ma non lasciati soli"

BARI - “Bene, anche se in ritardo, l’attivazione dei tamponi antigene rapidi, ma invito vivamente la Regione a non impegnare solo i medici di famiglia nell'esecuzione. Non sarebbe sufficiente! Occorre costruire intorno a quest’ultimi un’équipe di assistenza domiciliare per seguire e monitorare i soggetti COVID positivi la maggior parte dei quali (almeno il 90%) risulterà asintomatico o paucisintomatico da isolare a domicilio per non intasare gli ospedali con ricoveri inappropriati. Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

“E ancora più arduo - conclude Zullo - sarà il lavoro da compiere nel rasserenare famiglie e comunità, nell'informare, formare e responsabilizzare, nel tracciare contatti e nel tenere il rapporto con i dipartimenti di prevenzione e con gli ospedali. Guai a pensare che il compito del medico di famiglia si limiti all'esecuzione del test, saremmo in un caos incontrollabile”.

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