4 novembre '20, l'Italia unita dalle Forze armate

NICOLA ZUCCARO - Zone rosse, verdi e arancione. Nel giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, l'Italia viene così "fotografata" in un 4 novembre nel quale, pur con gli auspici e le velate sollecitazioni espresse dal presidente della Repubblica, il Paese si presenta più disunito che mai. E ciò, non solo per una causa di forza maggiore, determinata dalla seconda ondata del Coronavirus, ma anche per la mancata unione di intenti fra il Governo centrale e i governatori regionali.

La stretta che andrà in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre non ha convinto tutti i presidenti di Regioni che, forse, avrebbero optato per un ritorno alla chiusura totale, più volte respinta dallo stesso premier Giuseppe Conte. Motivo per cui, dinanzi a quella suddivisione fotografica che richiama l'Italia preunitaria divisa in stati e staterelli, a tenere unita l'Italia, come in quel 4 novembre 1918, sono le Forze armate. Esse, con la costante operatività, segnata dall'impiego di loro uomini e mezzi, restituiscono lo spirito di una Nazione, capace di far fronte comune nei periodi più difficili della sua storia.

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