Dai Mondiali alla panchina: da Gattuso a Pirlo, da Inzaghi a Cannavaro

(Getty)
Alcuni sono stati i grandi protagonisti della meravigliosa Italia che ha conquistato i Mondiali del 2006 in Germania. Oggi li ritroviamo sulle panchine delle squadre italiane ed estere. Stiamo ovviamente parlando di Gennaro Gattuso, Andrea Pirlo, Fabio Cannavaro, Max Oddo e di tutti quelli che ci hanno regalato l’indimenticabile notte di Berlino e che oggi rivestono un altro ruolo, guidando le proprie squadre dalla panchina.

In Serie A due grandi protagonisti sono proprio Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso, ex compagni di Nazionale ed al Milan che alla guida di Juventus e Napoli, come possiamo vedere su Campobet, puntano alla conquista dello scudetto.

Pirlo e il destino alla Juventus

Dopo aver lasciato la Juventus nel 2015 da calciatore e dopo alcune stagioni negli Stati Uniti, Andrea Pirlo decide di cambiare rotta e di dedicarsi alla panchina. Il 30 settembre 2019 comincia il Master UEFA Pro a Coverciano. Pirlo può accedere sin dall’inizio ai corsi più avanzati dei patentini UEFA, “approfittando” di un sistema che premia gli ex calciatori nelle graduatorie punti. Per sua stessa ammissione, si era iscritto solo per conseguire l’esame e poi decidere se potesse tornargli utile, ma alla fine si è “infognato”.

Le voci di un ritorno in bianconero si sono rincorse per tutta la ripresa del campionato post-COVID, ed il 30 luglio è stato annunciato ufficialmente il suo rientro a Torino per sedersi sulla panchina della Juventus Under 23.

L’indomani, in apertura della conferenza di presentazione, Andrea Agnelli ha insistito a più riprese sulle qualità umane di Pirlo, rimarcando anche l’orgoglio di riavere Pirlo di nuovo nei ranghi bianconeri. Il “salto” da seconda a prima squadra era già stato preparato durante quella conferenza, ma difficilmente il grande pubblico aveva colto che questo balzo si sarebbe compiuto nel giro di una settimana.

Oggi, dopo alcune difficoltà iniziali, la sua Juventus sembra aver imboccato la strada giusta anche se non mancano le difficoltà. Quel che è certo è che l’allenatore ha dimostrato di avere grande feeling con la squadra.

Lo testimoniano le fotografie postate su Instagram dal figlio maggiore dell'allenatore della Juventus, Nicolò, che si è fatto ritrarre insieme al piccolo Edoardo, ultimo arrivo della famiglia Morata. "Zio Nick" ha scritto il 17enne, nato dalla relazione con la ex moglie Deborah Roversi, come didascalia per accompagnare il tenero scatto. Taggata anche la moglie dell'attaccante bianconero, Alice Campello. Edoardo Morata, nato il 29 settembre scorso, è il terzo figlio della coppia, dopo i gemelli Alessandro e Leonardo. Non è la prima volta che Pirlo jr condivide sui social qualche scatto in compagnia dello spagnolo, mentre solo un mese fa aveva dato sfogo al suo disappunto per i tre gol annullati proprio a Morata nel corso della sconfitta dei bianconeri contro il Barcellona.

Gennaro Gattuso ed il Napoli

Altro grande protagonista di quei mondiali e di questo campionato è Gennaro Gattuso, oggi alla guida del Napoli. Ringhio, nel corso della sua carriera da allenatore ha dimostrato di prediligere diversi moduli tra cui il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Conclusasi l’esperienza in panchina al Sion mischiata all’attività del suo ultimo anno da calciatore, il 19 giugno 2013 il Palermo, in quel momento in Serie B, ufficializza l’ingaggio di Gattuso sulla panchina rosanero con un contratto annuale con opzione di rinnovo biennale ed esordisce l’11 agosto 2013 nella partita del secondo turno di Coppa Italia vinta per 2-1 sulla Cremonese. Il debutto in campionato è datato 24 agosto nel pareggio esterno per 1-1 a Modena in trasferta. Viene esonerato dal presidente “ammazza allenatori” Maurizio Zamparini dopo la sesta giornata di campionato in seguito alla sconfitta 2-1 in trasferta a Bari. L’esperienza più importante la fa al Milan, dove viene promosso a primo allenatore dopo l’esonero di Montella.

Debutta in Serie A il 3 dicembre nella partita pareggiata per 2-2 a Benevento. Quattro giorni dopo esordisce in Europa nella sconfitta per 2-0 contro il Rijeka. Con lui in panchina i rossoneri, anche se vengono eliminati negli ottavi di finale di Europa League dall’Arsenal e perdono la finale di Coppa Italia per 4-0 contro la Juventus, si risollevano da un periodo negativo e si classificano sesti in campionato, qualificandosi per la successiva Europa League, e ottenendo il terzo miglior punteggio nel girone di ritorno. Reputa il modulo tattico 4-2-3-1 il migliore per coprire tutto il campo anche se non ci ha mai giocato da calciatore, in alternativa gradisce il 4-3-1-2. Sulla panchina della Primavera del Milan ha spesso utilizzato il 3-4-3 e dopo il passaggio alla prima squadra ha preferito tornare alla difesa a quattro con il 4-3-3.

Inzaghi e Cannavaro

Tra i giocatori che trionfarono nel lontano 2006 non possiamo poi dimenticare Fabio Cannavaro e Filippo Inzaghi. Il tecnico napoletano ha deciso di prendere una strada totalmente diverse e di fare esperienza in Cina, affiancando dapprima Marcello Lippi e poi diventando primo allenatore. Per Pippo Inzaghi la carrierà si è svolta tutta tra le giovanili del Milan, una panchina precoce della prima squadra e poi le ripartenze in B prima con il Venezia, poi con Bologna ed infine alla guida del Benevento. Ed è proprio in Campania che sembra aver trovato la sua dimensione. Lo scorso anno il campionato di Serie B è stato stravinto dai ragazzi di Inzaghi e quest’anno si sta difendendo piuttosto bene in massima serie. Un grande banco di prova per ambire ad una panchina di qualche big.

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