Bari, recupero dei ticket per prestazioni erogate in regime di esenzione da reddito. Laricchia (M5S) scrive al dg Sanguedolce

BARI - La consigliera del M5S Antonella Laricchia ha scritto al direttore generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce in merito alle migliaia di lettere inviate in queste settimane ai cittadini per il recupero del ticket per prestazioni sanitarie erogate in regime di esenzione da reddito dal 2011 al 2015, che secondo la Asl presenterebbero irregolarità.

“I cittadini destinatari delle richieste - dichiara Laricchia - mi hanno segnalato difficoltà a prendere contatti con la ASL stessa, per poter ricevere chiarimenti sulle le ragioni e sulla fondatezza o meno delle richieste di risarcimento e anche solo per avere informazioni per accedere al sistema telematico per inviare la documentazioni che comprovi l’effettiva spettanza dell’esenzione e contestare quindi la richiesta”.

Come si legge sul portale sanita.puglia.it “al momento della prescrizione il medico verifica telematicamente il diritto all'esenzione e riporta il relativo codice sulla ricetta”. Il medico prescrittore, su richiesta del paziente, rileva l'eventuale codice di esenzione e lo riporta sulla ricetta. Gli ambulatori riconoscono, infatti, l'esenzione per reddito solo in presenza del relativo codice di esenzione riportato dal medico sulla ricetta del Servizio sanitario nazionale.

“Ho chiesto quindi per vie formali al direttore generale dell’Asl Bari, Antonio Sanguedolce -continua la consigliera Laricchia - per quale motivo si stia procedendo all’invio delle note di risarcimento a distanza di 10 anni dall’erogazione delle prestazioni e di e di fornire ogni utile indicazione di condotta ai CUP ed ai cittadini che ne facciano richiesta. Parliamo di cifre in alcuni casi molto alte e i contribuenti devono sapere con chiarezza come fare per presentare la documentazione che attesti l’effettiva spettanza dell’esenzione”.

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