Caso Genovese, due giovani pugliesi che accusano l'imprenditore si mostrano a viso scoperto: «Può succedere anche a te»


MILANO - Per la prima volta due ragazze che accusano Alberto Genovese si mostrano a volto scoperto per testimoniare la propria traumatica esperienza: Ylenia Demeo di anni 20 è originaria di Bari e Martina Fiacchini di anni 22 ha padre pugliese e madre cinese, ma studia allo IED di Milano. Entrambe hanno deciso di rilasciare un'intervista esclusiva a MOW - Men On Wheels, magazine del gruppo editoriale AM Network. 

L'intervista del direttore Moreno Pisto è: “Può succedere anche a te”, con cui le due protagoniste mostrano il proprio viso e ci mettono il proprio nome e cognome, raccontando per la prima volta la loro storia, dimostrando grande coraggio. Le hanno definite escort, ragazze facili, in realtà sono due giovani normalissime che, se hanno commesso qualche peccato, è stato solo di ingenuità. «Ho deciso di mostrare la faccia perché vedo cosa scrive la gente sui social» - dichiara Ylenia Demeo -. «Voglio avere la possibilità di difendermi, non voglio nascondermi. Perché penso sul serio che quello che è successo a me può succedere a chiunque». 

Le due protagoniste della vicenda giudiziaria raccontano infatti la personale esperienza, nonché gli errori che le hanno portate a fare uso di sostanze stupefacenti e a finire nel mondo che gravitava intorno all'imprenditore arrestato. «Parlate di più, denunciate situazioni al limite, sono cose sotto gli occhi di tutti», osserva Martina Fiacchini. «Le nostre storie testimoniano che, anche se lo si reputa impossibile, la stessa disavventura può succedere a tua figlia o a tua sorella. Può succedere anche a te», sottolineano le due giovani nell'intervista fotografica, pubblicata in esclusiva dal magazine MOW - Mens On Wheels: https://mowmag.com/cover-story/martina-e-ylenia-potrebbe-succedere-anche-a-te

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