ROMA - Al momento, fra i farmaci approvati
dall'Ema, non ne esiste nessuno
somministrabile sotto i 16 anni.
La sperimentazione, fin qui, si è
concentrata sulle fasce più fragili, ma le
principali aziende si stanno organizzando.
L'azienda che ha lanciato il primo vaccino anti-Covid, la statunitense Pfizer in sinergia con BioNTech, ci sta lavorando e al momento lo studio del vaccino da somministrare ai ragazzi tra i 12 e i 17 anni è in fase 3, ossia l’ultima prima di chiedere l’autorizzazione alla produzione: le dosi a loro dedicate potrebbero essere pronte entro la fine del 2021.
Ma Pfizer non è l’unica azienda a lavorare a un vaccino per i più piccoli, visto che anche Moderna ha dato il via alla sperimentazione sui ragazzi. A inizio gennaio, in Texas, è stata somministrata la prima dose a un ragazzo volontario, il tutto postato su LinkedIn. Probabilmente le prime dosi destinate a bambini e adolescenti arriveranno all’inizio del 2022, visto che i volontari saranno monitorati per 13 mesi. Se i test saranno positivi, si procederà con la fascia 6-12 anni e poi con quella 2-6 anni.
Ma Pfizer non è l’unica azienda a lavorare a un vaccino per i più piccoli, visto che anche Moderna ha dato il via alla sperimentazione sui ragazzi. A inizio gennaio, in Texas, è stata somministrata la prima dose a un ragazzo volontario, il tutto postato su LinkedIn. Probabilmente le prime dosi destinate a bambini e adolescenti arriveranno all’inizio del 2022, visto che i volontari saranno monitorati per 13 mesi. Se i test saranno positivi, si procederà con la fascia 6-12 anni e poi con quella 2-6 anni.