Variante inglese in quasi il 20% dei casi italiani

ROMA — Dopo un’indagine rapida su oltre 3500 campioni, è emerso che quasi il 20% dei casi positivi analizzati nell’indagine a campione di ministero della Salute e Iss sono riconducibili alla variante inglese. L’indagine è articolata in un campionamento in due giorni consecutivi, il 4 e il 5 febbraio, e relativo ai campioni diagnosticati (come prime diagnosi e non follow-up) come positivi al tampone molecolare con data prelievo nei giorni 3 e 4 febbraio.

I campioni sono stati scelti random garantendo una rappresentatività geografica all’interno della Regione. Il dato, che sfiora il 20%, supera quindi l’ipotesi di partenza, ossia una circolazione del 5% della variante.

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