'Dalla tua parte': la recensione


EROS OLIVOTTO -
“Dalla tua parte” di Italia Buttiglione, Edizioni Europa, è innanzi tutto un riconoscimento, perché testimonia della vita e dell’opera dell’autrice, donna che ricopre incarichi di varia responsabilità in molteplici settori della vita pubblica e istituzionale del nostro Paese. Il libro, in primo luogo, spinge il lettore a interrogarsi su quali possano essere le ragioni che hanno indotto Italia Buttiglione a presentarlo in questo preciso momento storico. Perché questo libro? Perché ora? Tra le tante risposte che “Dalla tua parte” suggerisce, una spicca su tutte e cioè l’urgenza che contraddistingue il periodo che stiamo vivendo, il senso di imminenza che accompagna, definendolo, il tempo attuale. Abbiamo a che fare con qualcosa di nuovo e diverso; modi, abitudini, visioni, qualcosa che si basa su logiche inattese e motivazioni impreviste, lontane da quelli che comunemente riconosciamo come il nostro pensiero e i nostri comportamenti, quasi ci dovessimo scontrare con l’assenza di norme oggettive certe, di un quadro di principi cui l’agire si possa riferire.

Mai come adesso, scrive Italia, si impone come necessario un cambio di prospettiva culturale, che consenta all’uomo di sostenere le scelte necessarie ad affrontare le sfide che si trova a dover fronteggiare. Dialogando con le voci più autorevoli della storia del pensiero, Aristotele, Heidegger, Marcel tanto per citarne alcune, l’autrice ci ricorda che solo le grandi risorse interiori comuni a tutti gli uomini hanno carattere universale e identifica in esse le mete cui dobbiamo tendere per superare l’impasse proprio dell’atteggiamento relativistico, che delinea tanto moralmente che culturalmente la nostra epoca. Sono tali facoltà, infatti, che permettendoci di pensare agli uomini in termini di fratellanza, inducono il solo cambiamento realizzabile, un nuovo umanesimo, che si svilupperà sulla vocazione sociale al bene comune.

La prima conseguenza di tutto ciò sarà data dalla possibilità di tornare ad ascoltare lo spirito che aleggia in ogni uomo e che ci ha reso tutti uguali per natura, entrando così in contatto con l’anima collettiva, fino a sentirci parte integrante dell’unica espressione originaria che connota l’umanità. Quello che nella cultura dominante è evidente, è l’incapacità della persona di realizzare se stessa nell’incontro e nell’apertura ai bisogni dell’altro, di spendersi per un bene che non sia soltanto personale. Da qui la scelta di Italia Buttiglione, che vede nel Cristianesimo e nella sua tensione ideale la sola risposta in grado di accompagnare l’uomo nella ricerca del senso della propria esistenza: “ Il Cristiano sa che la verità è nell’amore di Dio e del prossimo. Quando si mette in ascolto della parola di Dio l’uomo comprende che il suo destino è connesso all’intero Creato e che egli è simile a ogni altra creatura”.

Pur non dimenticando che la speranza nella trascendenza è un linguaggio universale proprio di ogni religione monoteista, l’autrice rivendica con orgoglio l’appartenenza all’ambito del cristianesimo, di cui riconosce come segno fondamentale la cura del prossimo: “Il senso della cura è l’impronta del Cristo, che nella Sua grande umanità sulla terra si è preso cura di chi gli chiedeva aiuto. Non possiamo dirci cristiani se non con l’accoglimento della fragilità dei fratelli sofferenti”. Essere nel mondo dalla parte degli ultimi, affidandosi all’unica legge morale universale, quella naturale, che travalica ogni confine e supera ogni barriera è per il cristiano un dovere imprescindibile, perché Dio non si incontra se non nel linguaggio della misericordia e, quindi, osservando il comandamento dell’amore.

E’ questa la matrice culturale da cui nasce il messaggio di Italia Buttiglione, impreziosito nel corso del suo itinerario dalle indicazioni su come tradurre nella pratica, cioè nell’ambito quotidiano pubblico e privato i valori che professa e dalla rigorosa attenzione dedicata all’ambito sociale e alla dimensione politica. Molto interessante al riguardo il capitolo finale, che racchiude il “Manifesto etico- antropologico per un Nuovo Umanesimo a respiro universale”, in cui si presentano i punti salienti nel percorso esistenziale del cambiamento, in vista della costituzione di un nuovo ordinamento sociale e le tematiche relative al codice etico inerente agli interventi per lo sviluppo economico dell’Africa. Ringraziamo pertanto Italia Buttiglione per questo libro, che di fatto costituisce una guida capace di suscitare in noi il desiderio di agire e operare attraverso scelte che ci leghino al senso pieno della nostra responsabilità.

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