Tac e risonanza per persone obese, audizione Pagliaro: “In Puglia esistono macchinari adatti, e sono operativi?”

LECCE - “A settembre 2018 un paziente tarantino di 45 anni, del peso di 180 chili, morì senza poter essere sottoposto alla tac: in ospedale non c’erano macchinari compatibili con la sua taglia. Emerse allora l’assenza in Puglia di apparecchiature adatte ad eseguire tac e risonanze magnetiche per le persone obese. A due anni e mezzo da quel tragico episodio, questa grave carenza non sembra essere stata colmata". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.

"Per avere contezza della disponibilità e della effettiva operatività di macchinari capaci di servire pazienti fino a 250 chili - prosegue -, ho presentato una richiesta di audizione in Commissione Sanità del Consiglio regionale. Il mio obiettivo è avere contezza della distribuzione di questi speciali dispositivi negli ospedali della Regione e dell’Asl Lecce in particolare. Per questo ho chiesto che siano convocati in audizione l’assessore alla Sanità, il capo dipartimento Promozione della Salute, i vertici dell’Azienda sanitaria e della SanitaService di Lecce, e l’amministratore unico del 118. Anche il servizio di pronto intervento, infatti, dev’essere dotato di mezzi adeguati al trasporto dei pazienti oversize, considerato che sono in aumento. Un terzo della popolazione è in sovrappeso, e una persona su dieci è obesa. A questi cittadini va assicurata un’assistenza sanitaria efficiente e completa, tanto più in considerazione della loro particolare esposizione al rischio di osteoporosi, diabete, malattie cardiocircolatorie ed altre patologie connesse con l’eccesso di peso. Le persone obese sono già costrette a subire ogni giorno barriere architettoniche che impediscono una vita normale. A questo non può aggiungersi l’inaccessibilità a servizi sanitari di primaria importanza. È necessario che questi pazienti sappiano dove sono allocate le apparecchiature extralarge in grado di supportare peso e circonferenza corporea oversize. Così come è indispensabile sapere se i pronto soccorso e i mezzi del 118 sono attrezzati per un’assistenza adeguata. Il diritto alla salute non può dipendere dalla taglia degli utenti”, conclude Pagliaro.

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