Bimba down non accolta al baby club


PIERO CHIMENTI -
Una mamma ha denunciato tramite facebook la 'disavventura' occorsa alla figlia di 4 anni con la sindrome di down, che non sarebbe stata 'accettata' nel baby club di un resort di Ostuni, in provincia di Brindisi. La donna ha raccontato l'accaduto: "Il primo giorno ci comunicano subito che per la bimba, avendo la sindrome, dovremo aspettare un giorno in più. Vogliono rendersi conto delle loro forze, dei bimbi assegnati, ecc... sono ragazze giovani e comprendiamo perfettamente. Il secondo giorno, al nostro arrivo, accolgono il maschietto e non ci dicono nulla. Al che provo a chiedere se la bimba potesse star lì per un’oretta (erano le 10.30 e mi ero offerta di star lì per le 12); dicono nuovamente di no, non vi sono le competenze al riguardo... Obietto che non sono necessarie (la bimba voleva entrare nel frattempo), basta solo un po’ di accoglienza per farla giocare. Dopo le insistenze (è bastata la parola "discriminazione"), mia figlia è entrata".

La mamma ha denunciato poi che la situazione non è certo migliorata nei giorni a seguire: "Lo sguardo di rifiuto e mortificazione è totalmente passato sotto la loro indifferenza, senza un minimo di umanità che era l’unica richiesta per un’ora di gioco. So già che la risposta sarà far passare noi per genitori che volevamo imporre la bimba per nostre esigenze ma la realtà è che l’inclusione resta una chimera". 

Non si è fatta attendere la risposta del resort, che esprimendo rammarico su quanto successo ha ammesso che effettivamente qualcosa non ha funzionato nel servizio offerto: "Purtroppo abbiamo commesso degli errori e sappiamo che le spiegazioni non servono a recuperare. Si è trattato di un cortocircuito che come risultato ha limitato l'accesso al Baby e ha corso il rischio di generare una reazione di comprensibile rabbia e frustrazione che ha finito per allontanarci".

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