Emigrante pugliese “salvato” dalla sanità svizzera


FRANCESCO GRECO
- Cade e si frattura un femore mentre esegue dei lavori di ristrutturazione nella sua tenuta in campagna, poche ore dopo lo ricoverano al Policlinico di Zurigo per un intervento chirurgico in Ortopedia che è andato bene.

Protagonista dell’avventura a lieto fine, Cesario Torsello, emigrante in pensione in vacanza al paese di origine, Montesardo, nel sud Salento. Quando si dice l’efficienza svizzera. Che non è un luogo comune, o una favola. La rapidità dell’intervento infatti gli ha evitato brutte conseguenze.

Torsello, 71 anni, pensionato dopo una vita professionale trascorsa a Zurigo, nel settore dell’edilizia (è un bravo intonacatore, da ragazzo fu allievo del grande “Mesciu Cosimu”), era in ferie nel piccolo centro della Puglia dov’è nato e dove torna in alcuni periodi dell’anno con la moglie Francesca Luciano.

Durante i lavori di ristrutturazione di una casa agricola, in contrada “Mursanu”, a sud-est del centro abitato, è scivolato e si è rotto un femore. Il fratello Francesco lo ha accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale “Panico” di Tricase per le prime cure che gli sono state prestate.

A quel punto l’artigiano si è ricordato dell’assicurazione sanitaria che paga all’estero e ha telefonato chiedendo di essere ricoverato in Svizzera.

In tempi virali, un’ambulanza lo ha portato all’aeroporto di Brindisi “Papola-Casale”, dove era già in attesa una eliambulanza partita dalla Svizzera. Immediato il ricovero al Policlinico di Zurigo e l’intervento chirurgico.

Il giorno successivo Cesario Torsello è stato raggiunto dalla moglie, originaria di Gagliano del Capo. La coppia ha due figli, Antonella (sposata) e Luca, che vivono anche loro nella Confederazione Elvetica.

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