Abbigliamento da lavoro: perché è importante


I dispositivi di protezione individuale (DPI) fanno parte della eventuale (ma spesso obbligatoria) attrezzatura che il lavoratore dovrebbe indossare e utilizzare durante lo svolgimento della propria mansione lavorativa.

Il T.U. sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D. Legislativo n. 81/2008, all’articolo 74, comma 1, prevede che, sul posto di lavoro, il lavoratore deve essere dotato di tutta l'attrezzatura che prevenga il verificarsi di rischi che possano ledere la sua sicurezza, quindi gravare sulla sua salute.

Pertanto, con riferimento a tale normativa i dispositivi di protezione individuale sono quelli che limitano i rischi chimici, meccanici, elettrici, biologici e termici, come ad esempio i guanti in nitrile arancioni Reflexx N85. Questi indumenti e accessori (DPI) risultano alquanto importanti se si vuole impedire l’accadimento di rischi che possano danneggiare la salute.

Quali indumenti rientrano nella classificazione di DPI?

I dispositivi di sicurezza disponibili per i lavoratori sono davvero di tanti, qui di seguito ne illustriamo qualcuno:

- maschere facciali per le vie respiratorie: sono indicate per coloro che svolgono attività lavorativa in ambienti carichi di particelle nocive alla salute (in relazione al grado di inquinamento è possibile indossare, alternativamente, una maschera FFP 1 – 2 – 3, con o senza valvola);

- cuffie per la protezione dell’udito: indispensabili per la protezione dell’udito dal rumore emesso dai macchinari, devono essere indossate obbligatoriamente se l’esposizione al rumore è prolungata nel tempo. L’utilizzo di questo dispositivo permette di evitare la sordità precoce del lavoratore (in alternativa alle cuffie possono essere utilizzati i tappi per le orecchie);

- occhiali protettivi: strumenti che garantiscano una buona visibilità e che devono essere forniti al lavoratore al fine di evitare rischi relativi a schegge o scintille che possano lesionare agli occhi, eventi piuttosto frequenti;

- guanti: necessari per la protezione di palmo e dita delle mani al fine di evitare rischi termici o quelli legati all’utilizzo di prodotti chimici, ma anche da arnesi da taglio.

Guanti: dispositivi di protezione individuale o dispositivi medici?

A seguito dell’emanazione della Direttiva 2007/47/CE, introdotta in Italia attraverso il D. Lgs. 37/2010 e successive modifiche, in relazione ai guanti è stato stabilito che gli stessi possono essere utilizzati sia come dispositivi medici, sia come dispositivi di protezione individuale.

Pertanto, a tali dispositivi è stata attribuita una duplice funzione: la prima è quella relativa all’ambito chirurgico in cui devono essere indossati dall’operatore per proteggere il paziente; la seconda, invece, riguarda la sicurezza dell’operatore, il quale dovrà utilizzarli per proteggere se stesso durante lo svolgimento della sua attività lavorativa.

In conclusione, i guanti sono da considerarsi strumenti di protezione individuale e dispositivi medici qualora rispettanti contemporaneamente i requisiti di cui alle Direttive n. 89/686/EEC (per i DPI) e n. 93/42/EEC (per i DM).

I guanti in nitrile, ad esempio, sono prodotti specificatamente in base ai requisiti di cui alla Direttiva DPI, in quanto dispositivi indicati per ridurre/evitare il rischio di lesioni derivanti dall’avvenuto contatto con agenti chimici e microrganismi. Inoltre, la particolare colorazione aiuta non solo il lavoratore che si trova a dover svolgere la sua mansione in condizione di bassa luce, ma anche il responsabile della sicurezza durante la fase di controllo dell’uso dei DPI.

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