Rigenerazione agricola post Xylella, Pagliaro: “Il progetto DAJS restituisce speranza al Salento. Modello ambizioso da realizzare”


BARI - “Speranza per la rinascita dell’agricoltura e del territorio salentino: è il grande regalo che traiamo dalle audizioni di oggi in Commissione Agricoltura e Ambiente congiunte. Audizioni che ho richiesto per dare la giusta attenzione ad un progetto importante: il programma di rigenerazione sostenibile post xylella coordinato dal DAJS, il Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentino. L’obiettivo è ambizioso ma possibile, e punta proprio a ricostruire ciò che la pandemia degli ulivi ha distrutto: il paesaggio e il territorio agricolo del Salento, circa 7mila chilometri quadrati fra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il progetto coinvolge aziende agricole e agroalimentari e sei prestigiosi enti pubblici di ricerca: Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo, Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR, Università e Politecnico di Bari". Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.

"Ed è un disegno - prosegue Pagliaro - che trascende la programmazione agricola ordinaria e guarda al futuro dei prossimi decenni, con una linea d’orizzonte spostata al 2050. Come ha spiegato il professor Riccardo Valentini, premio Nobel per la pace per le sue ricerche su ambiente e cambiamenti climatici, sono 75 le aziende hanno deciso di aderire alla sfida, laboratori a cielo aperto dove si stanno sperimentando colture e metodi innovativi, che potranno dare un volto nuovo all’agricoltura salentina. Dalle ceneri dell’olivicoltura tradizionale azzerata dalla xylella può nascere il primo distretto agroalimentare carbon neutral d’Europa, basato sulla forestazione e su un’agricoltura innovativa e sostenibile ad emissioni zero, che restituisca ossigeno ad un’area devastata.

La rigenerazione del Salento non può prescindere da un progetto di comunità che metta insieme tutti gli attori del territorio: è quello che hanno evidenziato il rettore di UniSalento Fabio Pollice e il presidente del DAJS, Pantaleo Piccinno. Hanno anche rimarcato il valore della collaborazione tra pubblico e privati che è stata costruita con questo progetto, basato su una grande rete di ricerca che mette insieme 50 cervelli, uniti nella scommessa di costruire una nuova visione del territorio.

Bisogna aver fiducia nella scienza: di questo siamo sempre stati convinti, e siamo certi che la scienza saprà accompagnarci verso la rinascita dell’agricoltura e del paesaggio salentino che tanto amiamo e che non ci rassegniamo a consegnare alle multinazionali delle finte energie pulite.

È una sfida epocale - conclude - che vogliamo cogliere, e seguiremo questo percorso di attuazione del progetto del DAJS con attenzione e costanza, certi che la Regione Puglia e l’assessore all’Agricoltura ci sosterranno”.
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