Il caso di Peng Shuai, tennista scomparsa dopo le accuse di presunti abusi subiti


VINCENZO NICOLA CASULLI -
Colpevole di aver denunciato presunti abusi sessuali subiti dal vicepremier cinese. Da qui nasce l'odissea della tennista cinese Peng Shuai. Letteralmente sparita dal circuito tennistico WTA. Avvolta in una nube di mistero. Forte preoccupazione da tutto il mondo dello sport per le condizioni della sportiva. Ed è così che la federazione tennistica professionistica femminile è scesa in campo minacciando di lasciare la Cina in assenza di chiarimenti sulla vicenda. 

"Siamo pienamente preparati a ritirare le nostre attività e ad affrontare tutte le complicazioni che ne seguiranno - ha affermato Steve Simon, numero uno della Wta, l'associazione che gestisce il circuito femminile a livello mondiale, parlando alla CNN -. Perché le accuse di stupro sono più importante degli affari". Peng, 35 anni, ha accusato sui social media, a inizio Novembre, l'ex vicepremier Zhang Gaoli di averla costretta a una relazione sessuale tre anni fa.

Simon, che si è spinto oltre rispetto alla richiesta di un'indagine indipendente per far luce sul caso, ha detto al network di Atlanta che la Wta ha in programma dieci eventi in Cina per il 2022 per un valore di decine di milioni di dollari, ma che era disposto a ritirarli. "Siamo a un bivio nel nostro rapporto con la Cina e la nostra attività laggiù", ha dichiarato, aggiungendo che "le donne devono essere rispettate e non censurate".

Come noto, la Cina è sotto pressione su una serie di questioni relative ai diritti umani, nel mezzo delle crescenti richieste di boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. La posizione della Wta su Peng andrebbe molto oltre rispetto ad altre organizzazioni sportive che hanno lottato per bilanciare le richieste di tifosi e giocatori di opporsi alle violazioni dei diritti umani con la loro dipendenza dal mercato cinese. 

Peng ha postato il 2 novembre sul suo account Weibo, il Twitter in mandarino, il post con le accuse, oscurato in pochissimo tempo. Da allora, la star cinese, ex numero uno del ranking mondiale di doppio grazie alle vittorie a Wimbledon e a Parigi, non ha più comunicato col mondo esterno né si è presentata in pubblico, mentre Zhang Gaoli, componente del Comitato permanete del Politburo del Pcc dal 2013 al 2018, non ha mai reagito alle accuse. 

Mercoledì, il canale in lingua inglese Cgtn, parte della statale Cctv, ha svelato uno screenshot di un'email attribuita a Peng che sarebbe stata mandata alla Wta in cui avrebbe rassicurato tutti sulle sue condizioni. Nonostante ciò, Simon, alla CNN, ha ribadito i suoi dubbi sull'autenticità del messaggio in cui la campionessa definisce false le sue accuse contro Zhang. "Non credo affatto sia la verità", ha rincarato, descrivendo l'email una "messa in scena. Se è stata costretta a scriverla, se qualcuno l'ha scritta per lei, non lo sappiamo, ma finché non le parleremo di persona non saremo rassicurati", ha concluso Simon.

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