A Università del Salento in arrivo il microscopio Holo-TEM da 4,3 milioni


LECCE - È stato consegnato al Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento il microscopio Holo-TEM, uno strumento da 4,35 milioni di euro che va ad incrementare la dotazione di strumentazioni all’avanguardia del progetto BIO Open Lab, un’infrastruttura di ricerca distribuita sul territorio nazionale di cui fanno parte anche Area Science Park di Trieste e l’Università di Salerno e che andrà a potenziare il Consorzio europeo CERIC-ERIC. Il progetto ha un finanziamento complessivo di 12.434.500,00 euro su fondi PON Ricerca e Innovazione 2014-2020.

Il nuovo Microscopio Elettronico a Trasmissione, presto installato e operativo a Lecce, – informa una nota – ha una risoluzione che riesce a raggiungere il singolo atomo e avrà la possibilità di analizzare campioni sia organici sia inorganici senza danneggiarli significativamente. Il microscopio utilizzerà quattro tecniche diverse d’indagine quali criomicroscopia elettronica, olografia in linea, spettroscopia di elettroni a perdita di energia (EELS) e spettroscopia di raggi X-caratteristici dispersi in energia (EDXS), la cui combinazione permetterà di sviluppare nuove metolodogie di investigazione e di realizzare esperimenti innovativi. Il suo impiego porterà un forte avanzamento delle conoscenze in biologia, medicina, farmacologia e altri settori.

“La realizzazione della infrastruttura BIO Open Lab – dice il prof. Lucio Calcagnile, co-responsabile del progetto insieme alla prof.ssa Rosaria Rinaldi – e la disponibilità di un Holo-TEM a risoluzione atomica darà la possibilità fra pochi mesi a ricercatori provenienti anche dall’estero, e in particolare dal Consorzio europeo CERIC-ERIC, di utilizzare una facility di ricerca dalle prestazioni eccezionali non solo per le ricerche fondamentali e le applicazioni alla medicina ma in generale a tutta la Scienza dei Materiali”.

“Questa infrastruttura permetterà di formare giovani ricercatori in un campo di frontiera per lo studio delle proprietà morfologiche e strutturali di materiali organici ed inorganici ad altissima risoluzione”, aggiunge la prof.ssa Rinaldi.

Le prossime fasi che il microscopio Holo-TEM dovrà sostenere nei mesi a venire sono la completa installazione, il collaudo e il commissioning per il suo primo vero utilizzo da parte della comunità scientifica.

Tutte le realtà coinvolte nel progetto BIO Open Lab beneficeranno delle alte prestazioni del microscopio Holo-TEM, per una ricerca condivisa e diffusa che avrà risonanza nazionale e internazionale grazie alle quattro facilities in costruzione o già operative. Oltre al laboratorio del microscopio Holo-TEM, ci sono infatti anche la facility di Next Generation Sequencing del campus di Basovizza di Area Science Park a Trieste, quella di Spettrometria di Massa del campus di Baronissi a Salerno e il Centro di Calcolo del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed Elettrica e Matematica Applicata di Salerno.

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