Caro gasolio: dalla Puglia gli agricoltori proclamano lo stato di agitazione

MICHELE MININNI - Grande partecipazione degli agricoltori, che si sono riuniti in assemblea ieri a Bisceglie, nell’hotel Salsello, come avevano annunciato nei giorni scorsi, hanno costituito un comitato spontaneo a Trinitapoli per lanciare un grido di protesta contro il caro gasolio. All’assemblea hanno preso parte i rappresentanti del comparto delle province di Barletta, Trani, Bisceglie, Bari e Foggia. Una “chiamata alle armi” organizzata per coordinare le manifestazioni contro il rincaro del carburante, ma in particolare per chiedere alle istituzioni misure per far fronte all’emergenza.

“Proponiamo al governo sia regionale che nazionale di sospendere temporaneamente e immediatamente le accise sul carburante”, ha sottolineato il coordinatore del movimento Geremia Buonarota. Una riunione indetta per organizzarsi e per proclamare lo stato di agitazione e coordinare le manifestazioni da mettere in atto nei prossimi giorni.

“Non possiamo più delegare – ha affermato l’imprenditore Vito Musciola - dobbiamo tutelare le nostre imprese, i nostri dipendenti e tutto l’indotto agricolo”. “C’è bisogno di fare sistema – ha evidenziato Vincenzo Patruno, rappresentante della categoria delle Cooperative- chiederemo al presidente regionale Michele Emiliano e al premier Draghi, tramite il ministro dello Sviluppo Economico e il ministro dell’Agricoltura, una calendarizzazione per eliminare le accise sui carburanti”.

All’incontro era presente anche una delegazione della Cia – Agricoltori italiani, che ha raccolto le preoccupazioni degli imprenditori in allarme. Durante l’assemblea tutti gli operatori si sono resi disponibili a intraprendere qualsiasi azione, in coordinamento con le altre organizzazioni sindacali, per arrivare all’annullamento dei tributi sulla benzina agricola.

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