Libri: pubblicato 'Le mani delle Madri Ricette senza confini sudnordovestestestovestnordsud'


BARI - “Questo volto non è solo il volto della madre, ma il volto del mondo custodito nel volto della madre”.  (Massimo Recalcati)

E’ stato pubblicato per i tipi di Schena editore un lavoro a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi con la collaborazione di Grazia Andidero e Nadine Vadjo Akre dall’emblematico titolo “Le mani delle Madri Ricette senza confini sudnordovestestestovestnordsud”. Il lavoro è dedicato “ Alle donne, fondamenta di pace, custodi delle tradizioni, degli affetti, dell’amore: figlie, sorelle, amiche, spose, madri…“. In questo momento il richiamo forte della curatrice del libro alla pace tramore la presa di parola del femminile ci sembra quanto mai pertinente.

In copertina è un lavoro della nota artista Natalia Bartoli che rappresenta nel cuore di un arcobaleno, segno di nuova e duratura alleanza, donne che cullano un bambino, donne del Centro della Costa d’Avorio e donne di Puglia : due Paesi lontani che si incontrano in un dialogo interculturale intenso e serrato intorno al profondo significato delle “ mani delle Madri” : sono infatti le mani delle madri di tutto il mondo e da sempre che tengono il bambino, lo curano, lo cullano, lo nutrano, gli trasmettono culture e tradizioni, lo educano, gli insegnano ad amare. E in questo nutrire la curatrice del libro con Grazia Andidero e Nadine Vadjo Akre ha immaginato un lavoro che attraverso le ricette pugliesi e del Centro della Costa d’Avorio si potesse dialogare per obiettivi comuni di pace e solidarietà che in tal senso vede impegnata la sezione di Bari dell’Associazione Crocerossine d’Italia Onlus di cui è responsabile Grazia Andidero mentre Santa Fizzarotti Selvaggi è la Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Crocerossine d’Italia Onlus la cui Presidente nazionale è donna Mila Brachetti Peretti sempre disponibile e attenta agli eventi e operato della sezione insieme al dottor Roberto Tudini che è il segretario generale . La signora Nadine Vajdo Akre è presidente della Ong Arc-en-cie de la vie. Nel volume tradotto anche in lingua francese vi sono, oltre agli interventi delle curatrici, l’introduzione di padre Mariano Bubbico , frate Cappuccino e psicologo, e la postfazione di padre Matteo Kacou, Carmelitano Scalzo.

Al centro del libro tra la parte in lingua italiana e la parte in lingua francese è la musica, con i suoi segreti, quale parola universale per metaforizzare questa unione simbolica tra Puglia e centro della Costa d’Avorio, in fondo tra due culture : la preziosa ricerca musicologica è a cura di Adriana De Serio, professore ordinario presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari e socia della Sezione di Bari che ha anche composto un brano musicale per l’Associazione Associazione Crocerossine d’Italia Onlus come pure non manca una Chanson del maestro Francesco Schirò dedicata alla stessa Associazione.

Colte le citazioni di apertura e non si può non condividere quanto scritto da Santa Fizzarotti Selvaggi che da molto tempo propone e teorizza la istituzione di “ terze terre” quali terre di mezzo per costruire intorno ad un progetto creativo identità integrate per un nuovo volto del mondo . Così scrive nella introduzione “ Senza l’Altro l’uno è prigioniero”, citando in apertura un pensiero della grande Maria Montessori “Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo.” Un essere umano sempre in stato di fragilità come ci ricorda la Responsabile della Sezione Grazia Andidero:” Ogni anno si progettano obiettivi a breve, medio e lungo termine per facilitare la risoluzione d:elle varie problematiche delle persone in stato di difficoltà e di fragilità. Non dimenticando che tutti noi esseri umani siamo sempre sull’“orlo e dentro” la fragilità.” Concetto ripreso da Nadine Vadjo Akre “Nell’ambito, dunque, di una più articolata riflessione sulle relazioni che intercorrono tra i vari Paesi del mondo ci è sembrato più che mai essenziale focalizzare l’attenzione sul lavoro delle donne, sul femminile come tale, sulla sua creatività che sempre si manifesta nelle varie attività e impegni professionali, dentro e fuori dalle mura domestiche“.

“L’idea della convivialità – sottolinea la curatrice- ci riviene da Don Tonino Bello, ed evoca nella nostra mente una mensa: ma non sono le donne che in genere preparano la mensa per nutrire i loro figli, le persone care? Ci nutriamo tutti gli Uni degli Altri… Le ricette raccolte in questo semplici preparazioni che contengono la saggezza del tempo vissuto dalle madri, dalle donne, nell’intimità delle mura domestiche: vale a dire nel luogo in cui si apprende ad amare sé e l’Altro. Per sempre”. E a questo amore universale si riferisce padre Mariano Bubbico” Nel mondo contemporaneo il filosofo Levinas ha scritto pagine significative riguardo all’accoglienza del diverso: «Incontrando l’altro, scoprendo la sua fragilità sono interpellato a riconoscere la mia fragilità». E, da ultimo, ancora una sua riflessione che ci mette in crisi e ci esalta: «Nell’epifania dell’incontro con l’altro, scopri che il mondo è mio nella misura che lo condivido con l’altro». L’accoglienza è un’occasione in cui si rivela la persona nella sua integralità, perché accogliere l’altro non è solo offrirgli una casa, un lavoro, ma una parte di se stesso. “ E padre Matteo Kacou sostiene che :” Non è semplice una riflessione sul ruolo delle donne nel corso della storia. Ma sono molte le donne che nei vari ambiti dello scibile e della quotidianità hanno offerto contributi fondanti lo sviluppo della storia dell’umanità. Per questo motivo, forse, la realtà della donna e del femminile va ripensata alla luce di una rivisitazione della famiglia e della maternità che pur potendo essere trasferita a modelli sociali, rimane sempre il cardine della costruzione degli stessi.” L’operato della Sezione di Bari viene riportato nei Report a cura di Eleonora Attimonelli che la curatrice ringrazia insieme af Angela Brescia, Rita Caldarola e Rosalba Manfredi.

Le ricette contenute nel libro sono semplici e al medesimo tempo interessanti perché ci riportano alla più vasta cultura dei popoli. Infine non si può non apprezzare che l’idea di questo libro scaturisce non solo da un progetto interculturale più vasto della Sezione di Bari con produzione di video sui “ Segreti della pasta” con la collaborazione della socia Angela Serio e l’Associazione culturale Incontri , ma dal sostegno all’idea di veder realizzato un Punto di prima assistenza “Oasi sanitaria” nel Villaggio di Kponèbo (Centro della Costa d’Avorio). Gratitudine delle curatrici va a Divella Passione mediterranea e alla Dr. Roberta Lovreglio per la loro ampia disponibilità

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto